Moregnano un tempo era un comune, affacciato sulla campagna fermana, in un angolo di territorio che pare fermo nel tempo. Oggi è una frazione di Petritoli, nemmeno 30 abitanti, e c’erano proprio tutti all’iniziativa voluta dall’associazione cuochi della provincia di Fermo, per certificare le due ricette tipiche del comune, li ‘moccolotti de lo vatte’, la pasta col sugo di oca che si consumava in occasione della battitura del grano, e l’oca arrosto. Una serata speciale, quella vissuta sul belvedere di Moregnano, a scoprire un luogo che piace molto agli stranieri: "Non sono pochi quelli che scelgono la quiete di questo posto, ha detto il sindaco Luca Pezzani, è chiaro che sta a noi custodire le tradizioni di ogni comune perché è lì che passa la nostra identità. Con Monte Vidon Combatte abbiamo intercettato un finanziamento regionale per borghi maestri, è da qui che passa un rilancio del nostro turismo". Una serata che è trascorsa in serenità, con la guida di due esperti, Leonardo Seghetti e Piergiorgio Angelini che hanno raccontato proprio le abitudini che si consumavano in occasione del raccolto, tempo prezioso per un territorio come il nostro vocato all’agricoltura. E poi, Guido Tassotti, presidente dell’associazione cuochi, che ha ribadito la volontà di valorizzare le ricette di ogni angolo del fermano, in una sorta di geografia del gusto che è anche un itinerario turistico e un’offerta di qualità che nessuno potrà mai copiare. Ricette della tradizione difese a spada tratta anche da Sandro Pazzaglia che per primo ha cominciato a parlare della necessità di un progetto vero, che porti ad un libro e dentro la storia e le storie del fermano. Durante la serata, stornelli e storie in dialetto, per sorridere e festeggiare come si faceva sull’aia.
CronacaLa cucina tradizionale con due ricette tipiche. Serata a Moregnano