La crisalide: inclusione a teatro

Le famiglie delle persone con disabilità tornano sul palco con lo spettacolo ’Blues Brothers, il nero sfina’

La crisalide: inclusione a teatro

La compagnia della Crisalide durante le prove per lo spettacolo

Dopo una pausa forzata dovuta al periodo Covid, gli artisti straordinariamente abili della compagnia teatrale de ‘La Crisalide’ (associazione di famiglie di disabili) si sono rimessi in gioco e, dopo settimane di prove, tanto impegnative e sfidanti quanto divertenti, sono pronti a debuttare nel nuovo musical, ‘Blues Brothers, il nero sfina’. Uno spettacolo ispirato al celebre film degli anni ’80 e, ancora una volta, questi artisti così speciali di cui fanno parte anche i ragazzi del ‘Dopo di noi’ della Cittadella del sole, sapientemente diretti da Fabiola Cannella, sapranno sorprendere, emozionare, divertire il pubblico che, sabato (ore 21,15, ingresso libero), gremirà il Teatro delle Api per l’attesissima prima dello spettacolo. "La compagnia della Crisalide si è rimessa in moto per uno spettacolo – dice Morena Pierangeli, presidente e anima della Crisalide – che vedrà sul palco un cast di oltre 60 elementi. Un numero importante che dà l’idea del grosso impegno che c’è stato dietro l’allestimento dello spettacolo". Nel cast ci sono diverse new entry "con alcuni adulti ma la particolarità è che ci sono diversi bambini da 9 a 11 anni normodotati. Per noi è il segno che il volontariato e l’attenzione intorno alla nostra attività sta crescendo e ne siamo molto felici".

Il musical segue la trama del film, le peripezie degli scanzonati fratelli dei Blues Brothers, "i nostri attori straordinariamente abili impreziosiranno la storia, sapranno immedesimarsi e scatenarsi al ritmo della famosissima colonna sonora. Non mancheranno le risate – spiega la Pierangeli – ma anche le emozioni straordinarie. E’ uno spettacolo unico, che unisce la spensieratezza della commedia all’invito a una importante consapevolezza: tutti abbiamo qualcosa di straordinario da condividere". Della compagnia fanno parte i disabili, genitori e volontari "perché integrare i ragazzi disabili con i normali fa bene ai disabili, ma anche agli altri perché magari pensano che la vita è sui social e invece di rendono conto che la vita è anche altro, e che ha comunque molto di positivo, molto da dare a tutti". In vista della prima, La Crisalide è bersagliata di richieste di informazioni "perché ormai siamo conosciuti e sanno di che cosa sono capaci i nostri artisti straordinariamente abili".

Marisa Colibazzi