Isola ecologica, monta la protesta

Imprenditori e sindacati contestano l’ubicazione e temono ripercussioni, ma l’amministrazione tira dritto

Isola ecologica, monta la protesta

La protesta a Rubbianello

Si inasprisce la questione della realizzazione dell’isola ecologica individuata dall’Amministrazione comunale di Monterubbiano, nell’area verde della zona industriale di Rubbianello, fiore all’occhiello per l’intera Valdaso, che ogni giorno accoglie circa 500 lavoratori. A ribadirne la contrarietà, ieri nella sede di Rm Tomaificio, si è tenuto un incontro a cui hanno preso parte alcuni degli imprenditori del posto, dipendenti ed il rappresentante sindacale Cisl Francesco Interlenghi. L’incontro si è aperto con la premessa che ciò che si contesta all’Amministrazione non è la realizzazione dell’isola ecologica ma la scelta dell’ubicazione su un’area verde, la mancata comunicazione preventiva della stessa realizzazione e della tipologia del conferimento rifiuti, oltre all’assenza di confronto tra Amministrazione comunale e parte degli imprenditori. "A fronte della richiesta agli atti del procedimento amministrativo – ha spiegato Francesco Romanelli responsabile di Rm Tomaificio, a confine con l’area designata ad accogliere l’isola ecologica – abbiamo ricevuto solo risposte parziali ed evasive. Ci siamo trovati un cartello di inizio lavori dall’oggi al domani, e solo ora sappiamo che nell’isola verranno conferiti oli e batterie esausti, sfalci di verde e organico. Siamo a conoscenza di una delibera di Giunta datata giugno, in cui si annuncia la realizzazione di un’isola ecologica, senza menzionare l’area di ubicazione. In questa azienda lavorano 60 donne. Qui c’è una cucina con sala pranzo e d’estate le nostre dipendenti mangiano all’aria aperta nel cortile. Può essere salutare mangiare e lavorare a due passi dai rifiuti? Si è tenuto conto dei danni di immagine per le aziende o del fatto che le opere di urbanizzazione sono state sostenute dagli acquirenti dei lotti?".

"L’isola andrà a creare un sostenuto andirivieni di camion – ha detto Silvano Ripà dell’omonima azienda pubblicitaria con elegante showroom interno – questa zona su cui abbiamo investito, è qualificata come industriale artigianale, mentre l’isola ne compromette il valore. Eppure – ha concluso – il territorio è molto vasto per individuare un sito idoneo a realizzarla". Chiarimenti sono chiesti anche dalle organizzazioni Cisl e Cgil. "Saremo attenti alle condizioni che si verranno a creare per le lavoratrici – ha detto Interlenghi – unitamente alla Cgil ci confronteremo con l’Amministrazione". In risposta il Comune ha diffuso una nota stampa, per informare sulla regolarità dell’iter e delle autorizzazioni per la realizzazione dell’opera, rassicurando sull’assenza di situazioni pregiudizievoli per la salute dei lavoratori e per il decoro dell’area.

Paola Pieragostini