
Samuele Isidori, da sempre tifoso, da alcuni mesi ha assunto il ruolo di vice presidente del club gialloblù
Da anni è vicinissimo come partner alle sorti della Fermana, di cui è tifosissimo da sempre. Ma in realtà è sempre stato più di un tifoso, vivendo come collaboratore al fianco della squadra nelle ultime stagioni. Da alcuni mesi Samuele Isidori ha assunto il ruolo di vice presidente del club gialloblù, nel corso della stagione, insieme a Roberto Ferroni diventando parte dell’organigramma a tutti gli effetti. Ed è senza dubbio il primo a soffrire dell’attuale stagione ma in generale delle ultime vissute dai colori gialloblù.
Un’annata non facile per la Fermana questa che si sta chiudendo, sia in campo che fuori, con la ristrutturazione del debito. Quanto è stato complicato portarla avanti?
"E’ stato complicato indubbiamente ma non è affatto finita e si chiuderà a giugno. Si è lavorato tutti insieme per far sì che la stagione e la parte economica possano trovare la giusta fine. Questo cercando di programmare il futuro, a prescindere da chi ci sarà".
Passiamo al fronte sportivo: la partenza in forte ritardo è stata determinante per l’esito finale? "La partenza in ritardo c’è stata ma poi ho il timore che sia diventato un alibi e credo che non regga più. Non credo altresì sia un livello altissimo quello di questo campionato. La struttura è costata e il campionato è costato, non mi sembra sia un budget il nostro tanto differente da quello che si poteva fare e da quello di tante altre squadre. Una stagione nata come sappiamo ma non credo che ci siano alibi che tengano per una stagione che sportivamente ritengo sia fallimentare".
Uno sguardo al futuro è necessario. Partendo dall’extra campo e quindi dal debito della Fermana. Quali sono le prossime tappe in tal senso?
"Per quello che riguarda la ristrutturazione la questione è in capo ai consulenti e credo sia inutile spendere parole in merito: in tal senso i meriti vanno in capo a loro. Un lavoro che non è di nostra competenza. Un conto è un semplice passaggio di documenti, un altro è lavorare nel dettaglio su delle pratiche così importanti. Quindi la questione è di loro competenza e della famiglia Simoni che ha fortemente voluto questa ristrutturazione".
Che tipo di riflesso potrà avere questo sulle prossime stagioni?
"Da ciò che hanno prospettato c’è una pianificazione economica e finanziaria molto precisa e dettagliata, nulla è stato lasciato al caso. Consulenti e tecnici hanno tutti fatto la loro parte. L’obiettivo è prossimo ad essere raggiunto ma occorre sempre essere molto realisti e razionali in questa fase".
Rimanendo sempre al futuro ma passando al punto di vista sportivo, quale dovrebbe essere a suo avviso il futuro della Fermana? Ci si sta già lavorando oppure lo si farà a bocce ferme, tra qualche giorno.
"Innanzitutto è prioritario chiudere la stagione sia sportivamente che dal punto di vista della gestione. Poi chi ci sarà non farà differenza: chi sarà ancora parte in causa o meno, se ci sarò ancora io o ci saranno altri non è assolutamente primario. La cosa assolutamente primaria è la Fermana. Ci si siederà ad un tavolo e si discuterà sul budget e sulle risorse a disposizione. Solo in base a quello si potrà e si dovrà iniziare a lavorare. Ma soprattutto pensando a qualcosa di strutturale: come funziona in qualsiasi azienda, tracciando una rotta precisa e con dei precisi obiettivi".
Roberto Cruciani