
Insieme ai funzionari dei vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti i carabinieri
Due anziani coniugi e una loro amica di famiglia sono stati trasportati all’ospedale di Fano per il trattamento in camera iperbarica, a seguito di intossicazione da monossido di carbonio, avvenuta nell’abitazione dei coniugi a Sant’Elpidio a Mare. Si tratta di un uomo di 88 anni e sua moglie di 79, soccorsi in gravi condizioni poi dichiarati fuori pericolo, e una donna di 68 anni, il cui stato di salute è apparso fin da subito meno critico, tutti e tre vittime di inalazione dell’insidioso gas di combustione scaturito da una caldaia a metano. Il fatto si è verificato ieri mattina, in un’abitazione in via Terracini, nella frazione di Casette d’Ete a Sant’Elpidio a Mare, dove i coniugi risiedono al primo piano di una villetta. A lanciare il primissimo allarme, è stata la 68enne, un’amica di famiglia che periodicamente si reca dagli anziani a far visita, ieri rivelatasi provvidenziale per salvare loro la vita. Entrata in casa, anche per la donna è stata inevitabile l’inalazione del monossido di carbonio, ma ciò nonostante la 68enne ha subito intuito la gravità della situazione, ha spalancato le finestre dell’appartamento invaso da monossido di carbonio, e chiamato i soccorsi quando erano circa le 9.
Sul posto sono subito intervenuti il personale medico e sanitario del 118 ed i vigili del fuoco di Fermo. I due coniugi sono stati soccorsi in stato di semi coscienza mentre le condizioni della 68enne sono apparse meno gravi. Tutti e tre sono stati trasporti d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Fermo. Da qui i medici, accertato l’elevato valore di monossido nel sangue, ne hanno disposto il trasferimento urgente all’ospedale di Fano, per essere sottoposti al trattamento in camera iperbarica.
Gravi sono state diagnosticate le condizioni degli anziani coniugi, dichiarati fuori pericolo nel primo pomeriggio. Da una sommaria ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che il monossido di carbonio sia scaturito a causa del malfunzionamento di una caldaia a metano, situata nel seminterrato della residenza, dove è stato riscontrato anche un allagamento provocato da una perdita idrica. Insieme ai funzionari dei vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno proceduto al sequestro della villetta. Una procedura necessaria allo svolgimento delle indagini che proseguiranno con ulteriori verifiche ed ispezioni, utili a risalire alla causa dell’emissione di monossido di carbonio.
"Dall’ospedale di Fano mi dicono che i miei genitori sono fuori pericolo e hanno ripreso coscienza – ha commentato il figlio degli anziani coniugi nel tardo pomeriggio di ieri, tirando un sospiro di sollievo – La signora che è rimasta coinvolta è un’amica di famiglia che ogni tanto li va a trovare e li aiuta in piccole commissioni. Non va tutti i giorni, e meno male che è andata e ha lanciato l’allarme ai soccorsi scongiurando il peggio".
Il caso di Sant’Elpidio a Mare, ricorda l’importanza di proteggersi dall’eventuale emissione di monossido di carbonio, definito ‘killer insidioso’. Gli esperti consigliano l’istallazione di rilevatori, la corretta ventilazione degli ambienti dove si utilizzano apparecchi che bruciano combustibili fossili e la manutenzione ordinaria degli stessi, ricordando sempre che l’accumulo di monossido rappresenta un rischio potenzialmente mortale.
Paola Pieragostini