Fermo, 29 dicembre 2024 – Ha atteso il momento propizio poi, con il favore dell’oscurità e incappucciato, ha sfondato il vetro di un furgone gettandoci dentro materiale infiammabile e quindi gli ha dato fuoco. In pochi attimi l’incendio è divampato interessando anche altri due mezzi. Fiamme e paura ieri notte a Lido San Tommaso di Fermo, dove un furgone adibito al trasporto passeggeri intestato al parroco di Pedaso, un’auto e un Fiat Fiorino di proprietà di un anziano bancarellaro sono stati divorati dalle fiamme. Era da poco passata l’una di notte quando un uomo incappucciato, la cui identità è ancora sconosciuta, è entrato in azione per incendiare il furgone del parroco in uso anche alla Caritas.
L’uomo, che è stato visto da un residente aggirarsi nei paraggi con il volto travisato, ha concentrato le sue attenzioni sul furgone e, dopo essersi avvicinato al mezzo, ha infranto un vetro per poi gettarci dentro un accelerante e quindi incendiarlo. Appena divampatele fiamme, l’uomo incappucciato e fuggito facendo perdere le sue tracce.
Il rogo purtroppo ha interessato anche i due veicoli parcheggiati nelle vicinanze. Sul posto, allertati da un automobilista di passaggio, sono intervenuti i vigili del fuoco di Fermo, che hanno domato le fiamme e messo i mezzi, ormai distrutti, in sicurezza. Per gli specialisti del 115 non ci sono dubbi: si tratta di rogo doloso con uso di sostanze infiammabili. Sul luogo dell’incendio anche la polizia, che ha immediatamente avviato le indagini per dare un nome e un volto all’autore dell’attentato. Gli investigatori hanno acquisito i video registrati dai sistemi di videosorveglianza pubblica e hanno isolato alcune immagini in cui si vede chiaramente l’azione incendiaria messa in atto dal misterioso uomo incappucciato.
La polizia vuole anche capire i motivi di quella che a tuti gli effetti sembra essere un’intimidazione. Qualcuno voleva colpire chi utilizzava quel furgone? Chissà se l’obiettivo era la Caritas o la Chiesa che nel vicino quartiere di Lido Tre Archi sono impegnate in prima linea per aiutare gli ultimi e le persone disagiate? Forse questa opera sociale non è piaciuta alle bande che controllano gli affari sporchi della zona? Chiaramente sono solo ipotesi, in attesa delle certezze che potranno arrivare dalle indagini serrate ancora in corso.
Fabio Castori