FABIO CASTORI
Cronaca

Incastrato il truffatore. Convinta di chattare con il cantante dei Bts. Gli versa 7.500 dollari

La donna sognava di avere un flirt con quella popstar per cui impazziva, ma tutto è svanito in poco tempo: il giudice ha deciso per otto mesi di reclusione e per un risarcimento alla vittima per un una somma di ottomila euro .

La donna sognava di avere un flirt con quella popstar per cui impazziva, ma tutto è svanito in poco tempo: il giudice ha deciso per otto mesi di reclusione e per un risarcimento alla vittima per un una somma di ottomila euro .

La donna sognava di avere un flirt con quella popstar per cui impazziva, ma tutto è svanito in poco tempo: il giudice ha deciso per otto mesi di reclusione e per un risarcimento alla vittima per un una somma di ottomila euro .

Da grande fan del gruppo pop dei Bts, era convinta di chattare con leader della band, Kim Taehyling. Quindi, dopo essere stata corteggiata online dal cantante e aver fatto sesso virtuale con lui, gli aveva versato 7.500 dollari sul conto corrente per soddisfare una sua richiesta di aiuto. Il sogno di avere un flirt con quella popstar per cui impazziva, però, era svanito in pochi mesi per una fermana di 53 anni che, dopo essersi rivolta al suo legale, l’avvocato Lucia Lupi, e alla polizia, aveva scoperto trattarsi di una truffa e che dietro all’ingegnoso piano si celava un nigeriano di 35 anni residente a Domodossola. Una storia ai limiti dell’inverosimile quella in cui era rimasta coinvolta la sfegatata ammiratrice del gruppo coreano che imperversa soprattutto tra i giovanissimi e che è finita in tribunale. A conclusione del processo l’imputato è stato condannato a otto mesi di reclusione e al risarcimento della vittima per un una somma di ottomila euro. Il pm e l’avvocato Lupi, che si è costituita parte civile per conto della sua assistita, avevano chiesto dieci mesi di reclusione. Tutto inizia nell’ottobre del 2021 quando la 53enne si fa coraggio e attraverso il social network Instagram decide di scrivere un messaggio credendo di entrare in contatto con il cantante. Poi lui la invita a parlare attraverso il suo account privato di messaggistica.

Tra i due nasce una grande intesa e la finta popstar si mostra interessata, tanto da creare con la donna un forte legame affettivo che, nel giro di diverse settimane, si trasforma in una vera e propria storia d’amore. I due si sentono costantemente e fanno anche sesso virtuale attraverso la chat. Lui è sempre più interessato e chiede alla donna di incontrarsi di persona. La 53enne inizia a credere seriamente all’interesse del cantante e diventa sempre più desiderosa di vederlo dal vivo. E’ qui però che scatta la trappola: quando la preda è ormai in balia del suo "amato", lui gli chiede di fargli un favore, ovvero di aiutarlo a ritirare un pacco che avrebbe spedito in Italia dalla Corea presso il suo indirizzo e contenente oro e gioielli per il valore di circa mezzo milione di dollari. Il cantante dice che, una volta la donna fosse entrata in possesso del pacco, sarebbe arrivato in Italia per ritiralo ed incontrarla. Un giorno la 53enne viene avvisata dall’agenzia della popstar che il pacco è stato spedito e si trova a Roma, ma che è stato trattenuto dalla dogana, in quanto è necessario il pagamento di una tassa di 7500 dollari. A quel punto le vengono fornite le coordinate bancarie di tre persone a cui fare i versamenti di denaro. La donna li esegue ma, dopo un po’ di tempo, viene contattata nuovamente dalla agenzia del cantante che le chiede di fare un ulteriore versamento di 10.000 dollari.

Sono trascorsi sette mesi e, per la prima volta, la 53enne inizia ad aprire gli occhi: ha perso il lavoro perché, presa dalla storia d’amore, tutto il giorno si scambia messaggi con la popstar e non ha più risorse economiche per sostenere quelle spese. A quel punto si rivolge al suo legale, l’avvocato Lucia Lupi, che fiuta immediatamente la truffa e presenta una denuncia alla polizia postale. Gli investigatori si mettono sulle tracce del finto cantante e risalgono al 35enne nigeriano. Per lui scatta la denuncia a piede libero e, a conclusione delle indagini, viene rinviato a giudizio.

Fabio Castori