ADOLFO LEONI
Cronaca

In tavola va il cibo della tradizione

Pasqua è prossima: anche il cibo ha in sé un suo significato. Perderlo è perderne il senso. Il prof Tommaso...

Pasqua è prossima: anche il cibo ha in sé un suo significato. Perderlo è perderne il senso. Il prof Tommaso...

Pasqua è prossima: anche il cibo ha in sé un suo significato. Perderlo è perderne il senso. Il prof Tommaso...

Pasqua è prossima: anche il cibo ha in sé un suo significato. Perderlo è perderne il senso. Il prof Tommaso Lucchetti, nel suo libro Le feste dello Spirito, ci ricorda che a Montegiorgio – siamo nel 1804 – i frati Minori conventuali, che vivevano nel grande convento di San Francesco, per il Venerdì santo osservavano "lo strettissimo magro con pasta e pesce". Ancora oggi, in molte delle nostre famiglie, il venerdì precedente la Pasqua si prepara la pasta di magro.

Poi, con la domenica Pasqua di Resurrezione, anche i cibi esplodevano. Nelle nostre campagne ancora c’è chi fa colazione – lo ricorda l’Accademia Italiana di Cucina nel bel volume La cucina delle festività religiose - con la coratella d’agnello, le frittate di erbe varie, uova sode, salame o ciauscolo, pizza (o crescia) al formaggio. E poi, il pranzo era ed è in molti casi con la minestra di brodo di gallina, agnello al forno con patate e frittata d’uova con mentuccia. Non mancano e non mancheranno le bistecchine d’agnello a scottadito o il cosciotto al forno condito con olio, aglio, rosmarino accompagnato – dice sempre l’Accademia di Cucina Italiana – da patate e/o erbe trovate.

E che dire dei dolci? Sempre Lucchetti ci racconta delle Monache di Offida che preparavano i funghetti, e delle Clarisse di Montegiorgio che approntavano "ciambellette, calcioni, paste reali, maiorchini, savoiardi, birbanti e funghetti". Se lunedì andrete a Falerone, presso la chiesa longobarda di San Paolino, ci sarà sempre la famigliola che apparecchia il tavolino da pic nic con i vincisgrassi, le pizze con il formaggio, ciabuscolo e salame. Cosa bere? Vino rosso piceno superiore. Insomma, dal tempo del sacrificio al tempo della festa.