
Convocata per il 16 aprile la Conferenza dei Servizi. sull’ex Fim
Nella Settimana Santa, si torna a parlare di ex Fim, o meglio della ‘cattedrale’ intorno alla cui sorte si è arenata la discussione. E’ stata convocata per il 16 aprile la Conferenza dei Servizi per esaminare e prendere atto delle risultanze delle analisi svolte sulla cattedrale e valutare i provvedimenti da adottare. "Non sarà una conferenza decisoria – spiega il capogruppo consiliare di Fd’I, Giorgio Marcotulli -, ma ancora interlocutoria, che potrà indirizzare verso una certa strada da percorrere e rendere edotti tutti i soggetti che vi partecipano". In quella sede, saranno presentate le risultanze del tavolo tecnico e delle analisi richieste circa un anno fa in materia di inquinamento e bonifica della ‘cattedrale’. "La società Fim ha prodotto una relazione finale in cui rappresenta un diffuso superamento dei limiti con la conferma che l’immobile deve essere trattato come forma primaria di inquinamento – prosegue Marcotulli -. In base a questo, si vedrà se l’Ast è nella condizione di prendere una posizione rispetto alla possibilità di mantenere o no quella costruzione come chiedeva la Soprintendenza, se ci saranno ulteriori pareri e posizioni".
L’amministrazione avrà "un approccio metodologico diverso. L’obiettivo è che si esca dalla Conferenza con un verbale chiaro, chiuso, che consenta le azioni da adottare in un’altra Conferenza successiva". La proprietà? "Sono abbastanza determinati a giungere a una definizione il più presto possibile, ma mostrano una certa stanchezza per non riuscire a fare alcun passo avanti mentre i tempi si allungano".
La speranza è che il 16 aprile si possa fare chiarezza su certi aspetti per chiudere alcuni capitoli "e per giungere a un qualche risultato che sblocchi la situazione entro l’estate. A prescindere da quella che sarà la gestione della ‘cattedrale’, dovrà essere prevista una variante al progetto di bonifica che richiede tempo e impegno". La proroga concessa dalla Provincia per l’accordo di programma per la riqualificazione urbanistica scade a giugno e non dovrebbero esserci problemi per una ulteriore proroga: "Dovesse venir meno quell’accordo, ci vorrebbero mesi per rimetterlo in piedi, fermo restando che dovremo comunque procedere a una variazione che non deve essere vista come una concessione a favore del privato, ma come dimostrazione della determinazione delle parti a una evoluzione della questione e non a far sì che si creino ulteriori condizioni di ostacolo".
Marisa Colibazzi