
’In fuga dal glutine’. E’ questo il nome del progetto promosso dall’Associazione Italiana Celiachia (Aic), e dall’Isc Nardi. Le due...
’In fuga dal glutine’. E’ questo il nome del progetto promosso dall’Associazione Italiana Celiachia (Aic), e dall’Isc Nardi. Le due realtà hanno recentemente organizzato l’attività con un evento coinvolgente che ha visto la partecipazione di due classi dell’istituto. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sulla celiachia, una condizione che colpisce molte persone e richiede un’attenzione particolare nella scelta degli alimenti. Attraverso letture, laboratori e momenti di confronto, i partecipanti hanno potuto apprendere in modo divertente e interattivo le basi di una dieta senza glutine.
L’importanza di eventi come questo si estende oltre il semplice apprendimento. Nelle scuole, la conoscenza della celiachia è fondamentale per garantire un ambiente inclusivo, dove ogni bambino, indipendentemente dalle proprie esigenze alimentari, possa sentirsi accolto e parte del gruppo. Educare i compagni di classe sulla celiachia non solo aiuta nella prevenzione, ma promuove anche la solidarietà e il rispetto reciproco. In un mondo sempre più attento alle diversità, la scuola è il principale luogo di inclusione.
"Con questa attività – spiega la referente dell’Aic per il progetto, Alessandra Cossiri - si vuole offrire agli insegnanti delle scuole per l’infanzia e della primaria uno strumento per trasmettere agli alunni, attraverso una metodologia ludica che facilita l’integrazione e l’apprendimento, non solo cosa sia la celiachia, ma, in senso più ampio, l’educazione alla diversità alimentare e culturale, intesa come risorsa e ricchezza. L’Isc "Nardi" da sempre attento agli obiettivi fondamentali che caratterizzano i programmi didattici per la scuola dell’infanzia e primaria, ha accolto il nostro progetto, dimostrando ancora uno sguardo rivolto al futuro. In coerenza con i programmi scolastici, il progetto si pone l’obiettivo di attivare una riflessione sulla diversità con un’attenzione particolare alla celiachia, il progetto non mette il focus su ciò che il celiaco non può fare, ma sull’idea del "bicchiere mezzo pieno", cioè su tutto quanto di bello e di ricco chi è celiaco può comunque vivere anche nei confronti del cibo".