E’ stato presentato ieri al Teatro Domenico Alaleona di Montegiorgio il primo studio di natura economica finanziaria delle imprese del Fermano. Il progetto è stato elaborato dalla Commissione costituita dall’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Fermo, e realizzata in collaborazione con gli alunni del quinto anno degli Ite del Fermano che nel 2024 hanno sostenuto l’esame di maturità. I risultati di questa ricerca dal titolo ‘L’integrità e la struttura economico finanziaria delle imprese del Fermano’, sono stati illustrati in un documento di circa 70 pagine con dati e grafici che evidenziano lo stato di salute e funzionamento delle aziende Fermane. Ospiti e relatori della giornata: il sindaco di Montegiorgio Michele Ortenzi, l’assessore regionale Andrea Putzu; il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Fermo Roberto Vittori; il presidente della Commissione di studio Simone Brancozzi; insieme ai colleghi Filomena Varlotta, Niko Fonti, Gianluca Vita e Stefano Sartori.
Presenti in sala gli alunni del quinto anno degli Ite di Montegiorgio, Fermo, Amandola e Porto Sant’Elpidio. I dati sono stati raccolti degli studenti delle scuole e poi rielaborati della Commissione prendendo in esame quattro categorie: industria e agricoltura; commercio; servizi e ricettività; e ovviamente abbigliamento e calzatura. Ovviamente è emerso che ogni categoria ha caratteristiche differenti e quindi vanno trattate a se, ma tutte le imprese hanno evidenziato nel Fermano alcuni elementi comuni.
In linea di massima le imprese Fermane sono aziende medie, medio - piccole o micro con bassa redditività ed evidenziano una solidità patrimoniale lacunosa. Insieme a descrivere la situazione, sono stati esposti anche alcuni elementi che potrebbero aiutare ad indirizzare queste imprese per renderle più strutturate ed efficaci: piuttosto che sostenere con contributi pubblici le nuove aziende che spesso nel giro di qualche anno esauriscono il loro ciclo vitale; sarebbe più efficace programmare sostegni mirati alla aziende esistenti in forma stabile. A questo si potrebbero aggiungere corsi di formazione specifici, magari con il supporto dell’Ordine dei commercialisti, rivolti alle classi dirigenti o nel caso delle micro imprese al datori di lavoro per rendere più efficaci le strategie di mercato. Un fattore positivo va rivolti anche agli studenti, che hanno potuto toccare con mano quelle che sono realtà produttive del territorio.
Alessio Carassai