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Impianto a biometano: “Lo stop al progetto grazie alla Regione”

Fermo, il consigliere del Pd Fabrizio Cesetti incalza: “Fosse stato per l’amministrazione comunale la procedura per la realizzazione sarebbe stata avviata da un pezzo”

L’area di San Marco alle Paludi e il consigliere Fabrizio Cesetti

L’area di San Marco alle Paludi e il consigliere Fabrizio Cesetti

Fermo, 4 ottobre 2024 – Non se ne parla più ormai da mesi, dopo i giorni dell’allarme, della protesta, sembra allontanarsi l’ipotesi di realizzare un impianto a biometano in zona San Marco alle Paludi. In realtà, i tempi si sono allungati perché in comune la pratica è stata studiata e analizzata nei dettagli, per capire come uscire da una situazione che vede i residenti della zona fortemente contrari ad un insediamento tanto invasivo. Secondo il consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti lo stop al progetto è arrivato grazie proprio alle iniziative prese in consiglio regionale: “Fosse stato per l’Amministrazione comunale di Fermo, la procedura per la realizzazione dell’impianto di biometano a San Marco alle Paludi sarebbe stata avviata già da un bel pezzo. Se ciò non è avvenuto, lo si deve solo all’approvazione all’unanimità da parte del consiglio regionale della mozione da me presentata la scorsa estate, come riconosciuto in aula anche dall’assessore Stefano Aguzzi. Infatti, come ha riferito lo stesso assessore rispondendo a una mia interrogazione per conoscere quali impegni fossero stati presi dopo quel voto, sembra che il Comune di Fermo si sia deciso a ritornare sui suoi passi, sospendendo l’iter del progetto in attesa dei pareri richiesti all’Arpam e all’Ast 4, oltre che di altri approfondimenti dovuti e necessari”.

Cesetti si chiede come mai in un primo momento sia stata autorizzata la procedura semplificata proprio da parte del Comune di Fermo: “Senza tra l’altro coinvolgere gli altri sindaci dei comuni interessati, anziché respingere un progetto che, almeno in origine, come si deduce dalle stesse dichiarazioni alla stampa del sindaco, non aveva i requisiti necessari e probabilmente avrebbe dovuto essere sottoposto alla valutazione da parte della Regione Marche. È un aspetto che la giunta regionale deve chiarire, richiedendo direttamente al Comune di Fermo, come previsto dalla mozione approvata ad agosto, la documentazione relativa all’impianto. Quando si discute di questi progetti che creano preoccupazione tra i cittadini e potrebbero avere un forte impatto sull’assetto paesaggistico, le istituzioni sono chiamate ad agire con la massima trasparenza. E noi continueremo a vigilare in consiglio regionale che non ci siano nuovi tentativi di fuga in avanti a livello comunale”.