In Europa è conosciuto come ‘The lord of truffle’ (il signore del tartufo), in pochi anni ha conquistato la vetta del web, meritando il riconoscimento di ‘influencer’ nel mondo del tartufo ed è ideatore del progetto brevetto ‘TruffleIlery’ la prima vetrina al mondo dedicata, appunto, al tartufo. Parliamo di Daniele Violoni, 42enne originario di Petritoli, residente a Torre di Palme, oggi proprietario del tartufo nero estivo più grande delle Marche, con il peso eccezionale di 1,2 chilogrammi. Violoni in poco più di due anni ha fatto della passione per il tartufo, un successo sociale e culturale di italianità all’estero, che unisce virtù personali alla promozione della conoscenza del piacere per il tartufo.
Dove e quando è stato trovato il tartufo di queste straordinarie dimensioni?
"Nei giorni scorsi, in una zona dell’Ascolano nei dintorni di Force. Rappresenta un tesoro culinario senza precedenti ed è tra i più grandi tartufi estivi trovati in Italia".
Nel suo percorso ha intrapreso diverse strade. Oggi, oltre a curare un blog sul tartufo, è chiamato a tenere lezioni in istituti alberghieri, ad organizzare eventi culinari di prestigio, invitato a fiere e ad incontri di divulgazione sul mondo del tartufo. Come ha fatto?
"Sto solo dando me stesso, la mia umanità, che altro non è che il valore aggiunto in un mercato dove tutto è a portata di mano. La mia sete di conoscenza, la volontà di superare i miei limiti crescendo e imparando, mi hanno portato a studiare, sui libri e sul campo, il mondo del tartufo. Esistono tabù in questo settore, che derivano a mio avviso dalla mancanza di valorizzazione del prodotto etichettato come esclusivo e di difficile conoscenza. Quando in realtà nasconde un mondo di sensi e di piacere che affascina, aggrega e unisce".
La sua presenza come divulgatore delle qualità del tartufo, è richiesta dagli chef stellati e dai più grandi organizzatori di eventi di tutta Europa. Qual è il segreto?
"Creare suggestione, aprirsi al piacere e lasciare agli ospiti momenti di intense emozioni da non dimenticare".
Ha conquistato migliaia di follower e l’interesse del web su di lei cresce. Lì dov’è il segreto?
"La disponibilità alla condivisione di passione, esperienze e conoscenza sul tartufo, che va dagli aspetti tecnici, a quelli pratici, culinari fino alla filosofia che da secoli ne esalta la cultura". ‘TruffleIlery’. Cosa rappresenta?
"Il termine è l’essenza della mia filosofia: una fusione tra ‘truffle’ e ‘jewellery’ ossia la ‘vetrina gioiello del tartufo’. Rappresenta una grande soddisfazione, a partire dall’essere un progetto premiato dal bando ‘Start Up innovativa delle Marche’. La vetrina si trova a Porto San Giorgio, è realizzata con design da gioielleria, specifica per la conservazione, esposizione e valorizzazione del tartufo. L’obiettivo è creare sedi nel mondo".
Paola Pieragostini