La prima occasione in cui il direttore generale dell’azienda sanitaria locale Gilberto Gentili ha annunciato che sarebbe andato in pensione a dicembre c’è stata qualche giorno fa, in occasione della riunione della IV commissione consiliare sanità del comune di Fermo, presieduta da Nicola Lucci. Gentili, con i direttori Carelli e Bianchi, aveva il compito di aggiornare i consiglieri in vista di un consiglio comunale aperto da mettere in piedi a breve. Tanti i temi sul tavolo, riferisce Lucci: "Si è parlato delle probabili tempistiche di apertura del presidio ospedaliero di Amandola già per il primo semestre del 2024, mentre per il nuovo ospedale di Fermo si parla ancora di un anno e mezzo o due. Per entrambe le strutture, in fase di conclusione, manca ancora il budget per gli arredi e gli elettromedicali, pertanto si dovrà premere politicamente sulla Regione per ottenere queste risorse il prima possibile. Risorse che dovranno andare a budget una tantum per quanto riguarda gli arredi e gli elettromedicali, mentre la perequazione dei fondi, chiesta a gran voce dall’assemblea dei sindaci del territorio, dovrà essere graduale e colmare quel gap rispetto alle altre provincie che si è andato a creare negli anni".
Tante le domande, a partire dall’annunciato arrivo del robot chirurgico, su cui non si hanno notizie, e sul servizio di emodinamica 24h che si auspica possa essere avviato in collaborazione con le Ast di Ascoli e Macerata. Non da ultimo il tema delle Case di comunità, per cui si è richiesta una più efficiente presenza dei medici di base per alleviare l’intasamento del Pronto Soccorso e rendere più funzionale il lavoro di quest’ultimo sulle patologie acute: "Il gruppo di Fermo Forte, aggiunge Lucci con il consigliere Bargoni, farà attenzione sulle tematiche discusse, speriamo che il pensionamento di Gentili non rallenti le tante cose da fare".
Nemmeno il tempo di rispondere che arriva la risposta da parte della Regione che nomina Grinta, già direttore dell’azienda fermana, immediata la presa di posizione di Paolo Nicolai, consigliere comunale Pd: "La toppa è peggio del buco: in piena riforma sanitaria dopo aver nominato a maggio scorso il direttore Gentili, che ha annunciato il suo pensionamento per fine anno, la Regione si sbriga a rinominare al 31 dicembre l’ex direttore appena sostituito Roberto Grinta. È evidente, con tutto rispetto per la professionalità del dottor Grinta, che la sanità fermana si trova di nuovo in un impasse dovuta a continue riorganizzazioni, peraltro in un momento delicatissimo. Inoltre sembrerebbe che anche il direttore amministrativo e quello sanitario dovranno essere quantomeno confermati o rinominati perché decadrebbero di conseguenza; con quale prospettiva fino alla fine dell’anno gli attuali dirigenti potranno organizzare il futuro della nostra Ast". Per Nicolai diventa ancora più urgente il consiglio comunale aperto che stato chiesto qualche mese fa: "Ancora non sono stati stanziati i budget di spesa, con ben 2 nuovi ospedali in cantiere e molti servizi da attivare fra cui il robot e l’emodinamica programmata che stenta a decollare, attualmente la situazione viene gestita in modo ordinario. Il fermano non si può permettere questo approccio da parte della Regione Marche".
a.m.