Può essere considerata la nemesi dei partiti politici che costretti a rinnegare la propria identità ed i propri simboli in campagna elettorale per il trionfo del civismo e di chi lo stava cavalcando, Valerio Vesprini, ora lo fanno ritrovare improvvisamente ’nudo’, abbandonato anche da chi, un civico autentico, come Andrea Susino che ha sentito la necessità di passare in un partito politico. A raccontarlo il capogruppo consiliare del Partito Democratico sangiorgese Nicola Loira che ieri ha coordinato una conferenza stampa, giro di boa del quinquennio amministrativo, convocata congiuntamente dal partito e dal gruppo consiliare dei Dem.
Secondo l’ex primo cittadino ed esponente dei dem Loira, adesso è caduto anche l’ultimo velo per quanto riguarda la questione del civismo, con il sindaco che, "operando un grosso inganno politico", a detta dell’ex sindaco, si è nascosto dietro questa finzione del civismo, che è miseramente naufragata con lui, il solo civico rimasto. Altro grosso inganno politico di cui il capogruppo dei Dem accusa l’attuale amministrazione comunale sono gli extra poteri attribuiti all’assessore Fabio Senzacqua, il quale opera e si comporta come il reale primo cittadino di Porto San Giorgio "occupandosi di tutti i temi e di tutti gli assessorati" puntualizza Loira, e in tale veste viene anche considerato da una parte della popolazione, mentre Vesprini si sarebbe ridotto a fargli da megafono.
"Qualcuno – sottolinea l’ex sindaco Loira – dovrebbe ricordare che lui sarebbe il sindaco di tutti e non solo di chi lo ha votato". E ancora, puntando l’indice verso Senzacqua: "Non prendo certo lezione da lui – dice secco Loira –. Per occuparsi della città bisogna essere uomini liberi e chi non lo è non può assumere ruoli istituzionali. Fare politica sì, ma governare una città no. Dopo due anni e mezzo – argomenta ancora Loira in conferenza stampa – questa amministrazione continua a dare la colpa alla passata"
Continua Loira: "Si tratta, quello di incolpare gli altri, di un comportamento puerile e segno di debolezza. Il fatto è che molte questioni restano ferme quali ad esempio la riqualificazione di piazza Mentana, la riqualificazione degli impianti della pubblica illuminazione. Vesprini parla della necessità di rifare il Piano Regolatore Generale ma non esprime nessuna idea rispetto a quello che si dovrebbe programmare. Per quanto riguarda la società marina in bilancio sono stati messi solo 150 mila euro per gestire la transizione se la concessione del porto verrà revocata. Se il concessionario porta via tutte le opere amovibili, in gioco ci saranno milioni di euro per gestire la struttura provvisoriamente".
Silvio Sebastiani