
Una città che cresce demograficamente e guarda al presente che si fa futuro, a partire dai servizi per i...
Una città che cresce demograficamente e guarda al presente che si fa futuro, a partire dai servizi per i più piccoli. E’ Altidona, dove l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuliana Porrà, mira da sempre al potenziamento della qualità della vivibilità sia residenziale che turistica. In questa logica amministrativa, il Comune ha investito circa 900mila euro (da fondi Pnrr e compartecipazione) nel nuovo plesso dell’asilo nido, la cui ultimazione è prevista per luglio.
La realizzazione del nuovo stabile aveva preso il via gli ultimi mesi dello scorso anno. Dopo uno stop legato all’intenso lavoro preliminare necessario per la preparazione del materiale fuori cantiere, i lavori sono stati ripresi con la messa in opera di moduli e pannelli che vanno a costituire la struttura. Lo stabile verrà infatti realizzato in legno a garanzia di vari benefici tra cui la maggiore sicurezza dal punto di vista sismico.
L’edificio sta nascendo nell’area comunale adiacente l’attuale scuola materna, con lo scopo di garantire la continuità didattica ai bambini a cui viene assicurata una maggiore interazione nel passaggio dei due livelli scolastici. "Altidona vede un incisivo aumento demografico composto essenzialmente da giovani coppie, di cui siamo fieri – commenta il sindaco – per questo ormai da anni investiamo nell’erogazione di servizi che vadano a creare le condizioni di vivibilità per la comunità. Nel caso del nuovo asilo nido si va a potenziare la cura dell’accoglienza per i piccoli e contemporaneamente dare un servizio alle giovani coppie che possono contare sull’affidamento sicuro e professionale dei loro bimbi, senza venire meno alle proprie esigenze lavorative".
Il nuovo asilo nido, permetterà anche di incrementare il patrimonio pubblico comunale, con doppia incisività. Da una parte infatti il Comune disporrà di una nuova struttura, dall’altra quella che attualmente ospita il nido, potrà essere riconvertita per usi diversi ma sempre complementari nell’erogazione di servizi.
Paola Pieragostini