Fermo, 17 dicembre 2023 – Nella rinnovata cornice del Teatro Gigli si è svolta l’assemblea della sezione calzaturieri di Confindustria Fermo. Il tema è stato Mercati Aperti a sottolineare la necessità degli operatori del distretto del fermano di conquistare sempre nuovi mercati.
Dopo i saluti introduttivi di Massimiliano Ciarpella, sindaco di Porto Sant’Elpidio e di Andrea Putzu, consigliere regionale c’è stato l’intervento di Fabrizio Luciani, presidente Confindustria Fermo: "La sezione calzaturiera è quella più importante nella territoriale che presiedo. Dobbiamo tutelarla perché le Marche sono la prima regione manifatturiera d’Europa. Le aziende più importanti sono in questo territorio e quotidianamente portano in alto il nome del Made in Italy".
Valentino Fenni, presidente Calzaturieri Confindustria Fermo e vice presidente Assocalzaturifici ha proseguito: "Sulla nostra laboriosità è stato detto molto, e parlarsi addosso non è produttivo: di anni buoni ce ne sono stati ma adesso le difficoltà stanno arrivando da tutte le parti anche se i numeri non dicono quello che vediamo noi calzaturieri".
In merito al rapporto con le istituzioni Fenni ha aggiunto: "Servono strategie pensate e ragionate tra noi e le istituzioni in modo da creare sinergie senza disperdere le risorse che sono sempre troppo poche. E siccome la coperta è sempre corta, e lo capisco, dobbiamo fare in modo che possa coprire un po’ tutti".
E in merito alla conquista di nuovi mercati: "Quest’anno si è deciso a livello regionale di puntare sugli Stati Uniti, ma se vogliamo che si possa ripetere il fenomeno Russia anche con gli Usa dobbiamo crederci. In Russia siamo conosciuti e riconosciuti perché ci andiamo da 30 anni. Se speriamo di raccogliere gli stessi risultati bisogna insistere".
Da qui l’idea di istituire Casa Marche: "Sugli Usa come sezione calzature abbiamo un progetto molto interessante da condividere con la Regione per far si che si possano creare degli showroom, replicabili anche in altri paesi, non solo per la moda ma anche per il food o l’accoglienza in modo da creare una sorta di Casa Marche dove poter promuovere oltre ai prodotti anche il nostro territorio. Bene quindi gli Stati Uniti, ma non perdiamo di vista la nostra Europa. Non dobbiamo ridurre la presenza tra Germania, Francia, Belgio, l’Olanda, la Russia. Tutti paesi che seppur con motivazioni diverse stanno arrancando ma che appena ci sarà un po’ più di ottimismo riprenderanno a darci soddisfazione".
Molto interessanti le testimonianze di buyer ed esperti internazionali che hanno dato una chiave di lettura sull’andamento dei diversi mercati.
Alla tavola rotonda sul tema analisi, strumenti e sinergie sono intervenuti Andrea Maria Antonini, assessore regionale allo Sviluppo economico, il sottosegretario Lucia Albano e Andrea Sabatini del dipartimento di Management Università Politecnica delle Marche.