ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Il Conservatorio è nella bufera: inchiesta, prof sospesi e dimissioni

Fermo, alcuni docenti facevano lezioni a pagamento agli studenti. Verzina lascia. Giostra: "Rischio commissario"

Il Conservatorio è nella bufera: dimissioni per due insegnanti e l'ormai ex direttore Nicola Verzina

Dimissioni immediate e irrevocabili, le ha protocollate il 28 luglio l’ormai ex direttore del Conservatorio Pergolesi, Nicola Verzina, nel pieno della stagione estiva, a poche settimane dalla ripresa delle attività e a un mese e mezzo dalla scadenza del mandato non più rinnovabile. Una decisione che arriva al termine di una tormentata vicenda iniziata nel 2019, che vede coinvolti anche due insegnanti e ha visto lo stesso Verzina sanzionato dal Ministero dell’università e della ricerca con un mese di sospensione.

Una decisione che l’ex direttore contesta in pieno, e a cui farà appello, gli insegnanti coinvolti hanno avuto uno la sospensione di dieci giorni e il secondo il licenziamento. A spiegare cosa è accaduto è il presidente del Cda, Igor Giostra, insieme con il vicepresidente Andrea Cervellini (nella foto) che rappresenta il Mur in seno al Cda: "Tutto nasce nel 2019, da un esposto in procura dell’allora presidente del Conservatorio, Carlo Verducci. I docenti in questione, che oggi sono stati sanzionati ma possono ancora fare appello, venivano accusati di svolgere lezioni a pagamento a studenti cinesi, alcuni dei quali dovevano sostenere l’esame di ammissione al conservatorio, un tipo di prestazioni professionali che i docenti non possono assolutamente fare. Verducci aveva trasmesso gli atti alla procura della Repubblica di Fermo nel 2019, è stato aperto un procedimento penale contestando un’ipotesi aperta di reati, tra cui la concussione, poi tutto è finito nella richiesta di archiviazione del pubblico ministero. Dunque, si riteneva che non ci fosse obbligo di segnalazione al Ministero dell’università e della ricerca a carico di Verzina che su questo ha puntato la sua difesa. Tra l’altro era stata comunque messa in piedi una commissione di indagine interna che aveva rilevato la sussistenza dei comportamenti e avanzato provvedimenti disciplinari nei limiti delle sue possibilità".

Il provvedimento disciplinare del 25 luglio, dunque, rileva a carico di Verzina la mancata comunicazione al Ministero di quella situazione, lui si difende così: "Ho rassegnato le mie dimissioni proprio per protesta contro un provvedimento immeritato, sono stati ignorati tutti i chiarimenti e le corpose prove documentabili agli atti del Conservatorio e da me prodotte, a dimostrazione della mia estraneità agli addebiti contestati. Il Mur ha ritenuto di procedere in senso unilaterale, impugnerò il provvedimento subìto davanti ad un giudice per ristabilire giustizia e verità nei miei confronti".

Allo stato il Conservatorio è senza direttore, nello statuto non c’è una figura di vicario, un regolamento interno del consiglio accademico prevede solo l’impegno di una figura di fiducia del direttore che è oggi Sergio Mascarà. "Abbiamo chiesto al Mur – spiega Giostra – se possiamo conferire incarico di direttore ad interim a Mascarà o se dobbiamo aspettarci un commissariamento. Crediamo e speriamo che questo vuote venga colmato prima possibile". Resta in carico il cda, come precisa anche Cervellini, non ci sono problemi di bilancio, l’attività va avanti, nell’incertezza di un momento nero.