REDAZIONE FERMO

"I ragazzi hanno subito chiesto scusa"

Fabrizio Vitali, presidente del settore giovanile della Sutor, torna sul finale di gara ’caldo’ a Macerata

Fabrizio Vitali, presidente del settore giovanile della Sutor Montegranaro

Fabrizio Vitali, presidente del settore giovanile della Sutor Montegranaro

Un episodio increscioso, quello che si è verificato domenica scorsa al PalaVirtus di Macerata, nel corso della partita di basket di divisione regionale 2 tra Vlg Macerata e Psg Montegranaro. Una partita che, per un parapiglia sorto in campo, è stata sospesa da un arbitro giovanissimo (17enne) che pare sia stato spintonato da un giocatore veregrense, che è stato espulso insieme a tre suoi compagni di squadra. Le ultime fasi dell’incontro sono state giocate a porte chiuse e, con 10 tiri assegnati a Macerata, i padroni di casa hanno vinto. Un risultato passato in secondo piano rispetto alla poco edificante cronaca dell’incontro.

"Ci sono stati tre quattro fischi contrari per noi (la squadra di Montegranaro, età media 24 anni, era avanti nel punteggio, ndr), che poi, si sa, sono sempre sbagliati per chi li subisce, ma a quel punto, si sono accesi gli animi verso gli arbitri e c’è stato l’errore dei nostri giocatori che sono entrati in campo, andando contro l’arbitro con un po’ troppa irruenza". Arbitri giovanissimi (17 anni) "forse troppo per gestire partite di Promozione che sono sempre ‘animate’, tant’è che quando si è creata un po’ di confusione, hanno voluto far finire la partita se il pubblico usciva. E siamo usciti tutti" racconta Fabrizio Vitali, presidente del settore giovanile della Sutor Montegranaro che, domenica, era sugli spalti a seguire la partita.

"Non c’è stato niente tra giocatori e pubblico — assicura –, nessun tifoso è entrato in campo. C’era un signore tra il pubblico di Macerata, un carabiniere in borghese, che ha chiamato la Polizia, ma non c’è stato altro. quando gli arbitri hanno deciso di farci uscire, nessuno del pubblico ha creato problemi". Vitali lo riconosce: "E’ stato grave che i nostri giocatori siano entrati in campo quando, da regolamento, non possono farlo. Lo può fare solo il capitano. Da lì è scattata l’espulsione".

Sullo spintone all’arbitro da parte di un giocatore veregrense "dicono che ci sia stato. Personalmente io non l’ho visto, quindi non posso dire nulla. Ma, se c’è stato, condanno fermamente il gesto. I ragazzi mi hanno subito chiesto scusa per come si sono comportati. Sanno bene che certi atteggiamenti verso gli arbitri non li tollero, non devono accadere. Passi che possa accadere qualcosa tra giocatori perché il basket è uno sport di contatto, ma contro gli arbitri, no". Si saprà nelle prossime ore se ci saranno provvedimenti da parte del giudice sportivo.

Marisa Colibazzi