REDAZIONE FERMO

I nodi della viabilità. Quattro strade per il rilancio dell’area montana

La pedemontana, la strada statale 433 Valdaso, la Monti – Mare e la bretella di Amandola sono opere strategiche per il territorio: non solo per l’economa ma anche per combattare lo spopolamento.

I nodi della viabilità. Quattro strade per il rilancio dell’area montana

La pedemontana, la strada statale 433 Valdaso, la Monti – Mare e la bretella di Amandola sono opere strategiche per il territorio: non solo per l’economa ma anche per combattare lo spopolamento.

Sono quattro strade, tutte strategiche per rilanciare la viabilità e il sistema economico e sociale dell’area montana dei Sibillini. Negli ultimi mesi sono state al centro del dibattito politico, non senza qualche polemica, ma in tutti casi sono opere che la popolazione locale, ma in generale i residenti di tutto il territorio a sud delle Marche attendono da anni. Una di queste è la pedemontana, opera che collegherà tutta la dorsale montana delle Marche, come ha riferito l’assessore regionale Francesco Baldelli in occasione del sopralluogo all’ospedale di Amandola del 14 novembre, la pedemontana avrà la funzione di mettere in collegamento l’area dei Sibillini a sud con la strada Salaria, a nord con la Quadrilatero e la Fano – Grosseto. A questa grande opera si aggiungono la strada statale 433 Valdaso, la Monti – Mare e la bretella di Amandola. Poche settimane fa 11 sindaci delle provincie di Ascoli Piceno e Fermo, hanno inviato una lettera condivisa ai vertici della Regione Marche e all’Anas per conoscere il perché da 4 mesi il cantiere di ampliamento della strada statale 433 in località Ponte Maglio di Santa Vittoria in Matenano sia fermo. La strada Valdaso divisa in due tronconi rappresenta una delle principali strade di collegamento fra l’area montana e la costa, una strada stretta che ha registrato in passato già diversi incidente. Nel corso dei decenni sono iniziate opere di ampliamente a partire da Comunanza scendendo verso valle, ma gli amministratori chiedono un intervento più consistente per migliorare viabilità e sicurezza. Altra questione di massima attenzione la Monti – Mare nel tratto Amandola – Servigliano, dove esiste già un progetto esecutivo e un finanziamento della Regione Marche, sembra che proprio in queste settimana lungo la strada statale 239 Faleriense alle pendici di Amandola alcuni tecnici stiano svolgendo dei sondaggi del terreno e che probabilmente il cantiere potrebbe partire nei primi mesi del 2025. Il tratto Amandola – Servigliano è stata classifica strada scorrimento veloce C1, ovvero una carreggiata per senso di marcia più una banchina di emergenza per una larghezza complessiva di 10,37 metri.

Nel progetto è prevista l’eliminazione di alcune curve e la realizzazione di opere accessorie per rendere meno tortuoso il percorso. Infine, va aggiunta la bretella by pass al centro storico di Amandola, una strada che dovrebbe decongestionare il centro abitato dal traffico in particolare dai mezzi pesanti. Il cantiere è partito nel 2018, dopo una polemica estiva fra Provincia di Fermo e Comune di Amandola, i lavori sembrano ripartiti, ma ancora non c’è una data precisa sulla consegna.

Alessio Carassai