GIi aumenti dell’energia spaventano

Gli imprenditori fermani temono i rincari di gas ed energia elettrica, anticipati dalla Cna, preoccupata per le sorti dell’economia del territorio. Le proiezioni per il primo trimestre dell’anno, delineano infatti un quadro allarmante dato da un aumento medio del 18% per l’energia elettrica ed un prezzo del gas che ha raggiunto i 48 euro per megawattora sul mercato europeo, con conseguenti prospettive di ulteriori rialzi. In termini pratici, tutto si traduce nell’amara attesa delle prossime bollette dall’importo di sicuro aumento che, seppur variabile, può arrivare ad essere anche triplicato.

Il fenomeno degli aumenti crescenti di gas ed energia, preoccupa inevitabilmente gli imprenditori, artigiani, titolari di attività e tutte le categorie che creano economia sul territorio. Il rischio che accomuna chi si trova a far fronte ai continui rincari, è quello di non riuscire ad ammortizzare i costi con conseguente assottigliamento di margini e impossibilità di investimento nello sviluppo aziendale. Accanto alle singole economie private degli imprenditori, va considerata la condizione di benessere del territorio, già compromesso da una condizione resa fragile da altri fattori.

Una prospettiva che la Cna ha anticipato e per la quale garantisce impegno finalizzato alla tutela degli imprenditori sottolineando la necessità di adottare politiche di sostegno al settore produttivo e governare i fenomeni speculativi sui prezzi dell’energia. Ecco quindi che, l’incertezza del presente a cui le singole imprese debbono fare fronte, si traduce nella sofferenza del settore economico del Fermano, che fa fatica a preservare la competitività e l’identità imprenditoriale che lo caratterizza da sempre.

A dimostrazione di ciò, le difficoltà che aziende storiche si trovano ad affrontare senza rinunciare alla tenacia e alla forza che contraddistingue gli imprenditori consapevoli, ma stanchi dei continui rincari.

Paola Pieragostini