REDAZIONE FERMO

Futuro del porto, il 2025 scriverà la parola fine

Il 14 gennaio il Consiglio di Stato sancirà la validità o meno del decreto di decadenza dalla concessione demaniale marittima

Il porto turistico sangiorgese

Il porto turistico sangiorgese

Ciao porto: è iniziato il countdown del tuo destino. Infatti il 14 gennaio è la data della decisione irrevocabile. Tutto ha inizio quasi per caso dopo l’insediamento della nuova amministrazione comunale quando il porto è rimasto impelagato in un vortice senza uscita e sul suo nome si e sviluppato un anno di polemiche a non finire sfociate nelle aule giudiziarie e visto l’uno contro l’altro armato il sindaco Valerio Vesprini e il presidente della società Marina, concessionaria del porto turistico Renato Marconi. I loro rapporti si sono fatti sempre più tesi fino a spezzarsi del tutto senza alcuna possibilità di eventuali compromessi, essendo portatori di interessi contrapposti: il primo esattore per conto dell’erario a far pressione per la raccolta dei canoni dei concessionari, il secondo a cercare di dimostrare di aver pagato tutto ed anche di più per i canoni per cui non intendeva versare altro.

Qui entra in scena Fabio Senzacqua assessore al patrimonio che, preso da un raptus legalitario, si è messo a spulciare ogni spazio comunale in concessione per verificarne il pagamento del canone a tempo debito e nella misura giusta. Ed è in questa sua attività che scopre la morosità della società Marina per non aver presentato la polizza fideiussoria dovuta né pagato i canoni degli anni 2023 e 2024, per un debito complessivo pari a 970.516,06.

La richiesta di sanare la situazione non ha avuto seguito. Di conseguenza il 27 maggio 2023 il Comune ha decretato la decadenza per morosità della concessione da parte della Marina. Quest’ultima impugna il provvedimento al Tar delle Marche con richiesta della cautelare. Il Tribunale l’ha concede ponendo la condizione la presentazione di una polizza fideiussoria di importo pari al credito vantato dal comune.

Polizza presentata, cautelare concessa, discussione del merito fissata per il 17 luglio. In tale sede però è stata sancita la legittimità del decreto di decadenza e alla società Marina non resta altro da fare se non il ricorso al Consiglio di Stato il quale ha rinviato ogni decisione al 14 gennaio. Butta male per la Marina. Tant’è vero che per sostituirla l’amministrazione ha già previsto una gara di evidenza pubblica per l’affidamento della gestione del porto. La gara non riguarderà soltanto la gestione dell’infrastruttura bensì includerà anche una proposta tecnico economica per lo sviluppo e la valorizzazione dell’area portuale in linea con il vigente piano regolatore portuale. Ora si tratta solo di stabilire a chi affidare la gestione nel periodo di interregno tra la decadenza e lo svolgimento dell’evidenza pubblica. Ma tutto dovrebbe restare come adesso.

Silvio Sebastiani