SANT’ELPIDIO A MARE
Era entrato con lo smartphone nella cabina elettorale per documentare la sua preferenza con una foto, ma era stato scoperto dai carabinieri ed era stato denunciato Nei guai era finito un 60enne che è stato rinviato a giudizio per aver introdotto all’interno della cabina elettorale, nel corso della consultazioni politiche del 25 settembre scorso, un telefono cellulare del tipo smartphone, munito di telecamera per fotografare e registrare filmati. La sera di domenica 25 settembre i carabinieri di Sant’Elpidio a Mare, in servizio di vigilanza ad un seggio elpidiense, erano intervenuti su richiesta del presidente, all’interno di una sezione elettorale in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, perché un elettore stava utilizzando lo smartphone per immortalare, con una foto, la propria scelta elettorale. I militari, intervenuti immediatamente, avevano sorpreso l’uomo ancora con il cellulare in mano dopo che aveva scattato una foto della propria scheda.
L’elettore era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo, per aver introdotto all’interno della cabina elettorale, un telefono cellulare. A tal proposito, proprio al fine di assicurare la segretezza della espressione di voto, il decreto legge del primo aprile 2008, fa divieto, durante le consultazioni elettorali o referendarie, di introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Chi contravviene a tale divieto è punito con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 300 a 1.000 euro.