FABIO CASTORI
Cronaca

Finta sponsorizzazione sportiva a Fermo: truffato un uomo di 40 anni

I fatti a Porto San Giorgio: uno jesino, spacciandosi per figlio di un facoltoso imprenditore, ha chiesto alla responsabile di una società di basket di prestargli mille euro. I carabinieri gli hanno teso una trappola e lo hanno smascherato

L'auto dei carabinieri, sempre in prima linea contro le truffe

L'auto dei carabinieri, sempre in prima linea contro le truffe

Porto San Giorgio (Fermo) 6 agosto 2024 - Si è finto interessato alla sponsorizzazione di un evento sportivo, ma era uno stratagemma per farsi consegnare mille euro e truffare la malcapitata di turno. Il malvivente ha dovuto però fare i conti con i carabinieri che gli hanno teso una trappola e lo hanno denunciato per truffa. Nei guai è finito un 40enne di Jesi.

L’uomo si è presentato presso una società sportiva di Porto San Giorgio (Fermo) fingendosi figlio di un facoltoso imprenditore, disposto a finanziare l’organizzazione di un torneo di basket. Dopo aver carpito la buona fede della responsabile dell’organizzazione sportiva, le ha dapprima raccontato di aver subito il furto del portafoglio e, necessitando di liquidità, le ha poi chiesto la somma di mille euro, facendole credere che glieli avrebbe restituiti una volta recuperato il portafogli. La donna ha consegnato in prima battuta 500 euro in contanti, concordando in quella serata un incontro per la restante parte. All’incontro avvenuto all’interno di un locale pubblico, si sono presentati anche i carabinieri che, dopo aver assistito alla consegna del denaro, hanno poi proceduto all’identificazione e successiva denuncia dell’individuo.

L’uomo è stato denunciato all’Autorità competente per il reato di truffa e la somma recuperata è stata restituita alla proprietaria. È sempre importante tenere a mente alcuni consigli forniti dall’Arma per evitare di restare vittime di tali odiosi reati: diffidare da acquisti o proposte molto convenienti e facili guadagni: spesso si tratta di truffe o di merce rubata; non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o di antiquariato se non si è certi della provenienza; non accettare in pagamento assegni bancari da persone sconosciute.