FABIO CASTORI
Cronaca

La figlia si fidanza, il papà la minaccia di morte

L’uomo è stato rinviato a giudizio a Fermo, emesso anche il divieto di comunicare e di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati da lei

La ragazza, vent'anni, si è fidanzata con un un coetaneo italiano e i due sono andati a vivere insieme

La ragazza, vent'anni, si è fidanzata con un un coetaneo italiano e i due sono andati a vivere insieme

Fermo, 2 luglio 2024 – Non poteva accettare che la figlia 20enne frequentasse un “infedele” italiano e allacciasse con lui un rapporto sentimentale. Era accaduto proprio a quel padre padrone e integralista islamico marocchino, che si era trovato di fronte ad una situazione inaccettabile per la sua cultura.

I suoi tentativi di dissuadere la ragazza, però, avevano solo ottenuto l’effetto contrario e lei era andata a vivere a casa del suo fidanzato, scatenando il finimondo in famiglia. La reazione del padre era stata infatti violenta, alimentata dalla voglia di fargliela pagare per averlo disonorato e di aver accettato di vivere come un’occidentale. Era stato così che era iniziata una lunga serie di minacce, anche di morte, seguite da violenze psicofisiche che avevano portato all’esasperazione la ragazza, tanto da incominciare a temere per la sua vita.

Una condizione di paura costante sfociata in una denuncia alla polizia che, dopo aver verificato la terribile situazione, aveva comunicato i fatti alla Procura della Repubblica di Fermo, che aveva chiesto e ottenuto una misura cautelare per il padre della vittima, un 50enne marocchino residente a Fermo. Così gli uomini della squadra mobile della questura di Fermo avevano dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Fermo nei confronti del padre padrone che aveva posto in essere i maltrattamenti nei confronti della figlia, sfociati poi in una serie di condotte persecutorie nei suoi confronti.

A conclusione delle indagini l’uomo è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti in famiglia e minaccia a aggravata. Come detto la giovane aveva intrapreso una relazione sentimentale con un coetaneo fermano, ma quando aveva deciso di andare via da casa per andare a vivere con il suo fidanzato, il padre era andato su tutte le furie. La ragazza si era rivolta alla polizia e gli investigatori della squadra mobile avevano effettuato immediate indagini, raccogliendo varie fonti di prova dalle quali erano emerse le responsabilità del 50enne. All’esito dell’attività investigativa, l’autorità giudiziaria aveva quindi emesso nei confronti del nordafricano, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla figlia e ai luoghi da lei abitualmente frequentati, nonché di comunicazione con qualunque mezzo diretto e indiretto.