
Il teatro consola anche chi è sotto le bombe, sostiene chi è in prigionia, fa sognare mondi altri. Il teatro...
Il teatro consola anche chi è sotto le bombe, sostiene chi è in prigionia, fa sognare mondi altri. Il teatro è vita e si torna a dirlo ancora una volta in occasione della festa mondiale del teatro che si rinnova ogni primavera. L’appuntamento è per domani, per ricordare che l’arte in ogni sua forma è un ponte tra le culture. Il messaggio di apertura è affidato quest’anno al greco Theodoros Terzopoulos che si domanda cosa può fare oggi il teatro, in un tempo così difficile: "Può e fa molto, assicura Graziano Ferroni che da 18 anni è alla guida dell’evento fermano con l’associazione TiAeFfe e l’unione italiana libero teatro, noi andremo avanti fino a che ci sarà pubblico e amministratori che ci crederanno". L’assessore alla cultura Micol Lanzidei spiega che il teatro offre tante risposte disposte diverse alle domande di ciascuno, a volte lascia aperta la domanda perché le possibilità sono infinite: "Per questo come ogni anno apriamo volentieri il nostro teatro, domani a partire dalle 19 saranno circa 14 le compagnie che si esibiranno, una dopo l’altra, a ingresso gratuito, fino alle 24. È sempre una festa bella, attori, danzatori, gente appassionata di spettacolo si misura con un palco emozionante". "Dal 27 marzo del 2008, aggiunge Ferroni, circa 15 associazioni culturali della provincia, tutte con lunga vita alle spalle e radioso futuro davanti, senza rivalità ma in assoluta condivisione si sono messe a disposizione. Per me è sempre una grande emozione, apriamo con il discorso di Terzopoulos e poi andiamo avanti con U Monderò di Montelparo, gli Amici del teatro fermano, l’Arco fermano, Aemme studio Danza, Firmum, T.Pedaso, Gli indimenticabili, Gruppo Folk Ortensia, il TiAeFfe, l’Isc Da Vinci Ungaretti, New Royal Studio, Nuova Cappellette, Talia Officina Teatro e Tutto Danza".
a.m.