Fermo, 14 novembre 2023 – Sono gesti particolarmente odiosi e violenti quelli che si consumano nei confronti degli anziani e dei soggetti fragili, sono truffe e raggiri, imbrogli e furti che si compiono approfittando della buona fede, dell’ingenuità, della solitudine delle persone. Nasce per questo il progetto ‘Fermiamo le truffe’, su iniziativa dell’assessorato ai servizi sociali e col supporto economico del Ministero dell’Interno.
Per questo è la Prefettura a ospitare l’incontro di presentazione dell’iniziativa che si propone di limitare le truffe, di costruire momenti di informazione e di supporto. Il prefetto Michele Rocchegiani spiega che si tratta di un modo, per il Ministero, di rendere i comuni protagonisti nel contrastare fenomeni criminali purtroppo molto diffusi.
Si tratta di una campagna informativa, come spiegano l’assessore alla polizia municipale Mauro Torresi con il collega dei servizi sociali Mirco Giampieri: "Le truffe creano danni economici ma anche psicologici, perché la vittima avverte un senso di debolezza, di emarginazione, di solitudine. Per questo abbiamo previsto riunioni nei centri sociali, nelle parrocchie, speriamo nella partecipazione delle forze dell’ordine e della Prefettura, avvicineremo gli anziani per la strada, nelle piazze, con i vigili urbani, per parlare loro di come ci si può difendere. Ci dispiace molto il dolore che vediamo negli anziani truffati".
Saranno diffusi anche depliant informativi e ci sarà anche uno spot con Pier Massimo Macchini. Due i progetti, per un totale di 30 mila euro, per i servizi sociali ci ha lavorato Tania Fiori, il risultato è che già il 17 di novembre alle 17 il primo incontro sarà al centro sociale villa vitali, il 18 alle 16,30 al centro sociale Tirassegno, il 23 novembre alle 17 a Lido Tre Archi, il 27 a Campiglione, alle 18,15, per informarsi si può chiamare lo 0734 284279. Un’idea che ha il supporto del questore, Luigi Di Clemente, per il quale il filo di tutto è nella parola prevenzione: "Sono fatti che hanno poca rilevanza penale ma un grande impatto emotivo. Noi vogliamo perseguire questi criminali con fogli di via, intanto per bloccarne la mobilità. Più collaboriamo e più è facile intervenire in tempo".
Per i carabinieri è il colonnello Troiani a sottolineare che si tratta di reati in aumenti, nei confronti di donne e anziani soprattutto. Sono reati subdoli, che fanno leva sugli affetti delle persone, facendo credere che qualche persona cara è in pericolo, per far scattare la truffa, soprattutto on line. Il consiglio per tutti è di non fidarsi di messaggi e annunci on line troppo vantaggiosi, evitare di aprire link misteriosi, alzare l’attenzione. Il colonnello Borghese della guardia di finanza racconta di schemi fissi per entrare nelle case delle persone: "Sono organizzazioni molto abili, dopo un approccio telefonico nel quale si annuncia il problema di un nipote si presentano nelle abitazioni con una pettorina delle forze dell’ordine o magari con giubbetto giallo, che abbiamo tutti, anche fingendosi per postini. Noi spesso siamo stati aiutati dai sistemi di videosorveglianza per intercettare i responsabili, ma dobbiamo informare le persone. Nessuno può entrare in casa per chiedere soldi, tantomeno le forze di polizia. Tania Fiori quegli anziani soli li conosce, sa dove sono e che hanno bisogno soprattutto di vicinanza: "Dopo la pandemia torniamo a lavorare in vicinanza, profiliamo le fragilità per agire poi sulla rete che li circonda. Vogliamo che nessuno sia solo".