Le due occasioni finali sventate da Boscolo, la contestazione finale del pubblico canarino e un post gara caldissimo: la vittoria manca da troppo. Una domenica da cuori forti quella del Bruno Recchioni che ha visto al fischio finale scatenarsi un parapiglia in centrale tra dirigenti. Il Sora poco dopo la gara ha emesso un comunicato stampa dicendosi "profondamente delusa ed amareggiata dai violenti episodi accaduti sugli spalti nell’immediato post partita. Alcuni tesserati sono stati vittime di gravi aggressioni e atti intimidatori che sono continuati all’interno dello spogliatoio. Questo è il motivo per cui nessun tesserat si è presentato in conferenza stampa". La replica della Fermana, che si dissocia dalla ricostruzione fatta dai laziali, non si è fatta attendere: "Nella tribuna centrale, al triplice fischio, i dirigenti ospiti cercavano di entrare nel rettangolo verde per dirigersi verso gli spogliatoi, avendone il diritto, ma venivano semplicemente invitati dal servizio d’ordine ad aspettare qualche minuto per far defluire le squadre nei rispettivi spogliatoi. Si è poi venuta a creare una mischia, prima in tribuna, poi in campo e infine nel tunnel, con minacce rivolte a nostri tesserati da parte dei dirigenti laziali e del responsabile tecnico della prima squadra del Sora. La Fermana e Fermo rifiutano certi appellativi ed etichette ricevute e hanno dato sempre dimostrazione di grande ospitalità verso le squadre arrivate al "Recchioni" nel corso di anni". Tensioni inevitabili al termine di una gara dal peso specifico altissimo per la Fermana che non ha portato quei tre punti ancora mai raccolto al Recchioni per una classifica che rimane dannatamente complicata. Resta invece solida la panchina di mister Dario Bolzan, assente nel post gara in sala stampa per una aereo direzione Cagliari (dove gioca il figlio Alessandro con la Primavera, ndr), cui è stata ribadita la fiducia dalla società gialloblù. Oggi ripresa degli allenamenti al Firmum Village con, già nella mente, la difficile trasferta ad Avezzano, tifoseria da sempre gemellata con quella canarina.
Roberto Cruciani