
Fermana alle prese ieri con una doppia seduta di lavoro alla Cops per preparare al meglio questo rush finale di...
Fermana alle prese ieri con una doppia seduta di lavoro alla Cops per preparare al meglio questo rush finale di stagione. Lavoro molto fisico al mattino per continuare a rimettere benzina nelle gambe di una squadra che ha mostrato di scendere di rendimento nelle parti finali della gara. Dunque un pieno di energia necessario dal punto di fisica ma servirà anche migliorare l’approccio mentale della squadra. Soprattutto nella convinzione e nella voglia di andarsi a prendere i tre punti. Molto chiaro in tal senso Mirko Savini nell’incontro con la stampa, c’è bisogno di intensità e aggressività per andarsi a prendere quelle vittorie che sarebbero linfa vitale per la Fermana. La cosa positiva vista in campo è che Elio De Silvestro ha svolto tutto il lavoro fisico e anche quello tattico e di campo con la squadra. Si valuterà ovviamente giorno dopo giorno fino a domenica ma va messo da parte ogni dubbio, dopo il lavoro a parte della scorsa settimana. Lui ci sarà contro il Fossombrone ed è una buona notizia perché dalle sue giocate dipende moltissimo del potenziale offensivo della Fermana. Servono le sue giocate e la sua capacità di essere pericoloso rientrando magari da destra verso l’interno come ad esempio fece vedere contro l’Atletico Ascoli con quel siluro da fuori area che blindò il successo, l’ultimo in ordine di tempo per la Fermana. Da li si deve riprendere per l’operazione salvezza della squadra gialloblù. Potrebbe non esserci domenica prossima invece Riccardo Pinzi che ha lavorato a parte nella giornata di ieri e quindi il suo impiego domenica prossima è in forte dubbio, forse possibile un inserimento in lista partendo probabilmente dalla panchina. Per il resto la linea a quattro è confermata, come ha detto lo stesso tecnico ma da vedere negli interpreti. Ci sarà Casucci dopo lo stop forzato a Teramo e quindi reparto al completo con la possibilità magari di rivedere ancora a sinistra Karkalis, in quel ruolo naturale in cui Savini ha avuto modo di vederlo in grande spolvero ad inizio carriera in C con la maglia della Maceratese, quando il tecnico romano era vice di mister Bucchi. Avere due esterni di proiezione offensiva come Casucci e appunto Karkalis indubbiamente andrebbe nella direzione ricercata, ovvero quella di andare a creare pericolosità offensiva spingendo sugli esterni. Serve coraggio indubbiamente e portare maggiori rifornimenti dalle parti di Bianchimano, terminale offensivo canarino.
Roberto Cruciani