Fermana, buon punto e qualche rimpianto

Emozioni e orgoglio per i 50 anni del tifo gialloblù a Fermo: coreografie, premiazioni e partita combattuta. Protagonista Mattia Sardo e obiettivo salvezza.

Fermana, buon punto e qualche rimpianto

Sardo festeggiato dai compagni dopo il gol

Un mix di amarezza ed orgoglio con tanto di occhi lucidi per le emozioni vissute nel weekend per i 50 anni del tifo gialloblù. Riavvolgendo il nastro della domenica canarina tante cose saltano agli occhi. In primis la straordinaria coreografia nella laterale Ovest organizzata dai tifosi gialloblù: insieme al mega striscione che è andato a coprire l’intero settore, anche tutte le "pezze" storiche dei vari gruppi di tifo organizzato di questi 50 anni. A fine primo tempo la premiazione in campo del tifoso storico Benito Maranesi, accompagnato dal figlio Samuele, premiato per la sua presenza tutte le domeniche (anche in trasferta) al fianco dei gialloblù da oltre 60 anni. Tante belle immagini come la maglia celebrativa all’amico Mauro Nucci che su queste pagine ha raccontato per decenni la Fermana e consegnata nelle mani del figlio Giancarlo e del nipote, che hanno seguito la gara in quella che è stata la sua postazione per anni. Uno scenario importante con oltre 1700 spettatori presenti, di cui quasi 500 da Teramo e un’atmosfera che centra pochissimo con la Serie D. In campo la Fermana c’è stata, contro una squadra in gran forma. Ha trovato il vantaggio, dopo le occasioni teramane del primo, con Mattia Sardo subendo il pari su autogol ma reggendo fino alla fine e anche con il rimpianto di quel mancato rosso a Menna. Protagonista di giornata Mattia Sardo, secondo gol stagionale dopo quello all’esordio con la Recanatese, stavolta con freddezza dagli undici metri. "E’ stata una gara tosta. Abbiamo mantenuto equilibrio come ci chiede il mister. Il nostro obiettivo è quello di salvarci e possibilmente il prima possibile. Siamo stati in campo con il giusto atteggiamento e alla fine siamo riusciti a portare un punto a casa. Centravanti? Faccio quello che mi viene chiesto al massimo delle possibilità. Voglio ringraziare il mister per la fiducia, i compagni per i consigli e i tifosi che ci sono sempre vicini. Obiettivi personali? Prima di tutto la salvezza della squadra e poi se ci scappa qualche gol è ancora meglio. Il sogno magari è la doppia cifra".

Roberto Cruciani