E’ il giorno della presentazione ufficiale di mister Fabio Brini alla Fermana, l’appuntamento è alle ore 12 presso la sede canarina e saranno presenti, oltre ovviamente al tecnico, al direttore generale Federico Ruggeri, il direttore sportivo Michele Paolucci e la famiglia Simoni. Sarà l’occasione non solo per dare il benvenuto al nuovo tecnico, atteso da un compito impegnativo ma non impossibile come la risalita in acque più tranquille, ma anche per fare il punto su molti aspetti con i presenti.
Partendo dalla situazione relativa al mercato che, al netto delle diverse partenze registrate (le ultime in ordine di tempo Ferretti al Montefano e Marucci sempre in Eccellenza), dovrà andare si a colmare quei vuoti ma anche alzando il livello tecnico della squadra che ne ha estremo bisogno, puntellando ad esempio attacco (pochi elementi all’appello), il centrocampo che ha bisogno di fisicità e qualche gol ma anche in difesa dove ad esempio le alternative 2006 non sono moltissime considerando che nell’ultimo match è stato adattato Mavrommatis esterno.
Ma si potrà anche discutere di ristrutturazione del debito e quindi capire a che punto è l’omnologa presso il tribunale e quale dovrebbe essere lo scadenzario dei pagamenti, sia la soluzione unica iniziale che poi la rateizzazione e per quanti anni. Inoltre sarà anche importante capire gli equilibri interni dopo il recente addio del direttore amministrativo Marco Catalano e l’ingresso (da specificare i ruoli) in organico societario di Isidori, Faggio e Ferroni.
Tanta carne al fuoco con l’opportunità di mettere il punto ad un 2024 non certo esaltante dal punto di vista dei risultati. Intanto la squadra si allenerà sempre con sedute giornaliere fino al 4 gennaio: oggi alle 10 allo stadio, lunedì alle 1430 al Firmum Village. Poi sempre alla Cops con il 31 dicembre al mattino, mercoledì e giovedì al pomeriggio e venerdì al mattino prima della rifinitura allo stadio il prossimo 4 gennaio per preparare al meglio la sfida contro la Recanatese che, inutile dire, assume un peso specifico altissimo.
Roberto Cruciani