E’ boom dei musei cittadini. Nel 2023 ben 42mila visitatori

Raddoppiati i numeri del periodo pre Covid. Funziona la sinergia con il Gruppo Maggioli

E’ boom dei musei cittadini. Nel 2023 ben 42mila visitatori

E’ boom dei musei cittadini. Nel 2023 ben 42mila visitatori

I numeri parlano chiaro: i musei di Fermo, nel giro di due anni e mezzo, hanno raddoppiato i visitatori, fino ad arrivare a oltre 42.316, contro una media di 20mila del periodo pre Covid. È il risultato della gestione dei luoghi della cultura che il comune di Fermo ha voluto gestire con il Gruppo Maggioli, mettendo sempre il museo al centro e una visione unica del patrimonio culturale e del territorio come risorsa strategica. "ll modello parte dal concetto di "museo" come luogo non più solo da visitare, ma vero centro di produzione, in una sintesi tra eredità culturale condivisa e visione industriale. Un modello organizzativo in grado di garantire la sostenibilità sociale, economica e ambientale, uscendo dallo schema classico committente/gestore ma piuttosto rafforzando la partnership pubblico/privato. Quanto prodotto da Maggioli Cultura e Turismo è, quindi, un modello di sintesi concreta e non solo "raccontata", spiega l’assessore Micol Lanzidei. Il circuito museale di Fermo è composto da diversi spazi culturali: Palazzo dei Priori, Cisterne Romane, Musei Scientifici di Palazzo Paccaroni, Museo Civico Archeologico, Teatro dell’Aquila, Terminal Mario Dondero e Museo Archeologico di Torre di Palme, a cui si aggiunge virtuosamente il Museo Diocesano, raccogliendo in un unico sistema gestionale l’intero patrimonio cittadino. Il nuovo claim ideato da Maggioli Cultura e Turismo che accompagna la comunicazione è "Fermo. Hai tutto il tempo", a sottolineare il valore del tempo, bene prezioso, da vivere e godere senza fretta, nella bellezza. "Il risultato del successo di questo modello è la capacità di produrre e trasmettere contenuti culturali di qualità per ogni tipo di pubblico ed è la crescita significativa dei visitatori registrata nel 2023, crescita distribuita nel corso di tutto l’anno, raggiungendo l’obiettivo della destagionalizzazione", aggiunge Lanzidei.

Un pubblico proveniente da tutta Italia e non solo. Aumentano gli stranieri, dall’Europa (in particolare Francia, Belgio e Olanda) e da Stati Uniti e Australia. Dai questionari di customer satisfaction a disposizione dei visitatori, risulta che il 70 per cento hanno un’età da 18 a 55 anni con un incremento significativo di giovani da 18 a 35 anni, attratti dall’offerta culturale di mostre ed eventi dedicati. Ad essere particolarmente apprezzati sono l’accessibilità e le informazioni di orientamento delle strutture museali, l’offerta culturale, l’ampiezza degli orari di apertura, la professionalità e cortesia del personale: l’87 per cento dichiara di essere molto soddisfatto della visita.

"Per progettare nuovi modelli è necessario cambiare punto di vista, sottolinea Mauro Villa di Maggioli Cultura e Turismo. Il patrimonio culturale è il caposaldo di ogni politica seria di valorizzazione. È deposito di memoria collettiva, eredità da frequentare e da trasmettere, certamente tutelata al meglio e rinnovata nei contenuti e nella produzione. Con una visione contemporanea Maggioli Cultura e Turismo sta sperimentando nuovi modelli di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo".