Avevano allestito una centrale operativa della droga lungo la costa e, per evitare di esser scoperti, avevano nascosto le sostanze stupefacenti all’interno di finte lattine di bibite, di una riproduzione di pile da batteria e una plafoniera. La banda di spacciatori era stata però smascherata dai poliziotti della squadra mobile di Fermo che, all’esito di una complessa attività investigativa, avevano individuato una base di spaccio di sostanze stupefacenti nella zona del lungomare a cavallo tra i comuni di Fermo e Porto San Giorgio, gestita da tre pusher extracomunitari dell’Est Europa. I tre, tutti di età compresa tra i 30 e i 35 anni, sono stati rinviati e dovranno comparire davanti al Collegio penale del tribunale di Fermo per rispondere di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Dopo una reiterata attività di osservazione e pedinamento e una volta riscontrati movimenti sospetti dei tre spacciatori, riconducibili ad una cessione di cocaina, gli agenti della squadra mobile li avevano bloccati eseguendo immediatamente una perquisizione nel loro domicilio, con l’ausilio di un’unità cinofila del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Fermo.
Le intuizioni investigative si erano rilevate fondate e la minuziosa attività di perquisizione aveva permesso di superare gli stratagemmi posti in essere dai tre stranieri per celare le sostanze stupefacenti detenute. Infatti, nella zona cucina, l’attenzione dei poliziotti si era concentrata su una plafoniera, su una finta lattina di bibita e su una riproduzione di pila alcalina, riscontrando che all’interno dei tre oggetti erano occultati numerosi involucri termosaldati contenenti cocaina, per un totale di 85 dosi e per un peso complessivo di circa 28 grammi.
Gli agenti durante le indagini avevano inoltre rinvenuto dell’hashish, un bilancino di precisione insieme a vario materiale utilizzato per il confezionamento delle sostanze stupefacenti e al denaro contante probabile provento dell’attività di spaccio. La droga e il materiale erano quindi immediatamente stati sottoposti a sequestro penale. I tre extracomunitari, tutti gravati da precedenti di polizia, anche specifici, erano stati condotti in questura e infine denunciati in stato di libertà per il reato di traffico e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
Fabio Castori