FABIO CASTORI
Cronaca

Droga, morto 30enne di Porto San Giorgio: indaga la polizia

Il giovane trovato esanime dal padre, poi la corsa in ospedale. La Procura della Repubblica di Fermo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di morte conseguenziale ad altro reato

La Procura di Fermo ha delegato la polizia per le indagini sulla morte del 30enne di Porto San Giorgio

La Procura di Fermo ha delegato la polizia per le indagini sulla morte del 30enne di Porto San Giorgio

Fermo, 30 gennaio 2025 – Prima il contatto telefonico con il pusher, poi la consegna del piccolo quantitativo di eroina e l’assunzione endovena della sostanza stupefacente che gli ha provocato un’overdose letale. Ha perso così la vita un 30enne di Porto San Giorgio molto conosciuto in città.

A trovarlo in fin di vita e con la siringa a pochi centimetri di distanza è stato il padre, l’altro ieri sera. Erano da poco passate le 20,30 quando il genitore, facendo rientro a casa, si è trovato di fronte alla terribile scena: il figlio era esanime, riverso sul divano e con intorno tutte le tracce che hanno fatto immediatamente ipotizzare l’overdose. L’uomo, disperato, ha provato immediatamente a rianimare il ragazzo e, nel frattempo, ha allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e della Croce Azzurra di Porto San Giorgio che, dopo una serie di disperati tentativi, sono riusciti a far ripartire il cuore del giovane che si trovava in arresto cardiaco. Poi, una volta stabilizzato temporaneamente, la corsa al pronto soccorso di Fermo dove il 30enne è stato trattato con il farmaco antagonista utilizzato per le overdose da oppiacei. La reazione è stata relativamente immediata, ma la situazione è rimasta estremamente delicata a causa del lungo tempo trascorso in arresto cardiaco. A quel punto è stato necessario intubare il ragazzo e ricoverarlo nel reparto di rianimazione dell’ospedale ‘Murri’ di Fermo in condizioni che sono apparse subito disperate.

Dopo un giorno di agonia, ieri, il suo cuore ha cessato di battere per sempre ed è deceduto.

La Procura della Repubblica di Fermo ha immediatamente aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di morte conseguenziale ad altro reato e delegato la polizia per le indagini.

Gli investigatori della questura, durante un sopralluogo a casa della vittima, hanno sequestrato i resti della sostanza stupefacente, la siringa utilizzata dal giovane per iniettarsi la droga e affidato i reperti agli specialisti della Scientifica, che hanno analizzato la droga rinvenuta. È emerso così che si tratta certamente di eroina, tagliata con altre sostanze sintetiche. Potrebbero essere stati proprio quei componenti chimici, al momento sconosciuti, ad aver aggravato le condizioni del giovane fino a condurlo alla morte. I poliziotti hanno sequestrato anche il telefono cellulare della vittima ed è lì che potrebbe celarsi, con qualche nome in codice, l’identità dello spacciatore che ha ceduto la dose letale al 30enne.