Desalinizzatori a servizio della costa. L’idea per fronteggiare la siccità

Il biologo Mauro Zavaldi spiega come intervenire sul Tenna .

Desalinizzatori a servizio della costa. L’idea per fronteggiare la siccità

Il biologo Mauro Zavaldi spiega come intervenire sul Tenna .

"Se avremo altre stagioni siccitose come quella che stiamo vivendo, l’acqua dei fiumi non sarà sufficiente. Forse bisogna iniziare a ipotizzare l’idea dei desalinizzatori a servizio della costa". Sono le parole del biologo Mauro Zavaldi che conosce molto bene il territorio e soprattutto i fiumi delle Marche. Nelle ultime settimane a causa delle scarse precipitazioni invernali, dello stato siccitoso e dell’uso dell’acqua dei fiumi per irrigazione e usi pubblici, ha ridotto drasticamente la portata del Tenna. Inoltre il consorzio di bonifica delle Marche a partire da oggi ha deciso la turnazione dell’acqua per uso irriguo lungo la Valdaso per garantire il servizio fino all’autunno. "Purtroppo le condizioni ambientali sono queste – spiega Zavaldi – scarse precipitazioni invernali, l’uso dell’acqua dei fiumi per uso potabile e domestico, servizi di fognature, irrigazione nei campi e la gestione degli allevamenti, ha ridotto drasticamente la portata dei nostri fiumi. A mio avviso è necessario un cambio di mentalità nella gestione del bilancio idrico del territorio". Su questo potrebbe avere un impatto anche il progetto della captazione dell’acqua dal fiume Tenna che sta portando avanti la Ciip. "Quel progetto sta proseguendo regolarmente – continua il biologo – ma ci sono delle novità alcune positive e altre negative. Le positive: la Ciip ascoltando le segnalazioni delle associazioni ambientaliste in collaborazione con regione Marche, realizzerà una vasca per incubazione ittica a valle dell’impianto di captazione per salvaguardare la trota autoctona del Tenna. Si sta inoltre valutando un piano per la rimozione della discarica a monte del punto di captazione. La nota negativa è comunque la mancanza cronica di acqua. Il Tenna subisce già il prelievo del Tennacola. La Ciip ha garantito che effettuare i prelievi solo nei momenti di crisi come quello che stiamo vivendo. Questo significa riduzione di acqua per l’invaso di San Ruffino, quindi meno acqua per l’irrigazione e meno acqua per la flora e la fauna della vallata del Tenna. Parliamo della vallata principale del Fermano, questo ragionamento alla lunga specie se incontriamo tre o quattro stagione consecutive comque questa, provocherà la morte della vallata e tornare indietro sarà difficilissimo". Una strada percorribile però esiste per guardare al futuro con prospettiva. "È evidente, questo lo dicono i numeri, che il territorio non potrebbe supportare i bisogni idrici per uso potabile, abitativo e coltivazione di campi – conclude Zavaldi – contando solo sulla portata dei fiumi. La soluzione più efficace credo sia la realizzazione di desalinizzatori lungo la costa".

Alessio Carassai