Fermo, 6 agosto 2024 - Denuncia la scomparsa del figlio di quattro anni e la polizia lo trova insieme al padre che stava festeggiando con gli amici, mentre il bambino dormiva in spiaggia. Tutto inizia quando al 112 arriva la chiamata di una giovane straniera che, piangendo, racconta di non aver più notizie del suo bimbo.
Il piccolo si è recato con il papà - ex convivente - in una piscina di un locale immediatamente fuori provincia, quando, verso l’ora di cena, dopo una breve chiamata dell’uomo nella quale spiega che sta andando via, le comunicazioni si interrompono. Il cellulare risulta non raggiungibile e la giovane, temendo il peggio, dopo alcune ore, si rivolge alla polizia.
Scattano le indagini, nelle quali la macchina dei soccorsi si mette in moto per trovare padre e figlio, attivando ogni possibile ricerca nei luoghi dove il papà può essersi recato con il bambino. Vengono inoltrate le richieste di rintraccio a tutte le specialità della polizia, delle altre forze dell’ordine e delle frontiere marittime e terrestri, ma il minore sembra scomparso nel nulla. Grazie all’intuizione degli investigatori, vengono esaminati anche i varchi di videosorveglianza dai quali, gli uomini della questura, riescono a ipotizzare la zona di ricerca più probabile, concentrandosi sul litorale sangiorgese.
L’epilogo della vicenda alle prime luci dell’alba, quando gli agenti della squadra volanti individuano l’auto del papà parcheggiata davanti ad uno stabilimento balneare. Cominciano quindi le ricerche nella zona limitrofa e, dopo poco, l’uomo viene avvistato mentre, assieme ad alcuni amici, festeggia tranquillamente la serata, col figlioletto coperto e addormentato su un lettino della spiaggia. L’incubo della mamma è finito e il piccolo torna tra le sue braccia. La giovane sporge denuncia nei confronti dell’ex convivente, che giustifica il proprio comportamento, asserendo di aver deciso di tenere il figlio con sé durante la serata perché il bambino, stanco della piscina, si era addormentato e non voleva svegliarlo.