Fermo, 7 novembre 2024 – Eravamo abituati a saperla solo in Africa la febbre Dengue, sapevamo che se si andava da quelle parti era meglio stare attenti alle zanzare e prendere tutte le precauzioni necessarie. E invece da qualche mese di Dengue si parla anche in Italia, nelle Marche, verso Fano, e oggi anche a Fermo dove si è registrato un caso, a carico di un residente in zona San Michele.
È il sindaco Paolo Calcinaro a darne notizia, su indicazione delle autorità sanitarie, la febbre Dengue si manifesta con febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3 o 4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
Il soggetto in questione, assicura il primo cittadino, ha contratto la malattia proprio in Africa: “Confermo che c’è un caso di febbre Dengue a Fermo: fortunatamente la dirigenza sanitaria mi avvisa come il caso sia importato e cioè il soggetto ha contratto il virus nel recente viaggio in Africa. Ricordo che il contagio si ha solo tramite puntura di zanzara quindi significa che la zanzara deve pungere il soggetto e poi portare il virus su altri soggetti. Quindi a novembre è una ipotesi difficile anche se non escludibile”.
Anche se le temperature sono ancora più alte della media di stagione, sono quasi scomparse le zanzare e dunque non ci dovrebbero essere rischi per la diffusione del contagio. È utile comunque evitare il contatto con gli insetti, favorendo al massimo le disinfestazioni, nelle scorse settimane anche Porto San Giorgio aveva provveduto ad una copertura in questo senso del territorio: “Anche noi infatti, assicura Calcinaro, per massima sicurezza oggi stesso effettueremo una disinfestazione sulle vie limitrofe, le zanzare sono stanziali e non compiono lunghe trasferte. Quello di San Michele: ai residenti chiediamo di chiudere le finestre e ritirare i panni questa sera dalle 21 e di controllare gli spazi privati affinché non ci siano ristagni d’acqua. Grazie per la comprensione e non ci deve essere allarmismo ma solo attenzione”.
Nei periodi più caldi è utile proteggersi con dei repellenti, con le zanzariere o le tende, evitare ristagni d’acqua in prossimità delle case, fare attenzione soprattutto alle prime ore del mattino, ad oggi non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.