
Danneggiano le auto in sosta Condannati a due anni di carcere
Erano scesi dall’auto e con un tubo metallico avevano iniziato a distruggere le auto in sosta. Il pronto intervento della polizia aveva permesso di arrestare uno dei due malviventi entrati azione, mentre l’altro era riuscito a scappare attraversando i binari della ferrovia, ma era stato identificato e denunciato. I due, entrambi albanesi di 40 e 38 anni residenti a Milano, sono finiti alla sbarra e sono stati condannati rispettivamente a due anni e otto mesi e a due anni di reclusione per i reati di resistenza e violenza continuata a pubblico ufficiale, tentato furto aggravato, danneggiamento aggravato, lesioni e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Era accaduto a Porto Sant’Elpidio, quando gli uomini della squadra volante erano intervenuti in via Canada dove erano state segnalate due persone che, con un tubo di metallo, si stavano accanendo contro le vetture parcheggiate. Pochi istanti prima dell’arrivo degli agenti, probabilmente per le grida dei residenti che avevano detto di aver chiamato la polizia, i due erano saliti sulla loro vettura e avevano provato ad allontanarsi dal luogo malgrado il veicolo condotto avesse entrambe le gomme anteriori sgonfie. Alla vista dei poliziotti, uno dei due, quello seduto sul lato passeggero, era sceso precipitosamente dal veicolo e, correndo, aveva raggiunto e superato i vicini binari ferroviari, facendo perdere le proprie tracce. Il conducente, successivamente identificato per un cittadino albanese 40enne residente a Milano, era stato bloccato dai poliziotti, malgrado avesse opposto una strenua resistenza, scagliandosi più volte contro di loro con calci e pugni. Dopo essere riusciti, a fatica, a farlo salire sulla vettura di servizio, lo straniero aveva ripetutamente colpito con calci il finestrino e la portiera dell’auto, danneggiandoli. Giunti in questura, il 40enne aveva continuato i suoi comportamenti minacciosi e violenti, colpendo più volte con calci i poliziotti che lo stavano accompagnando negli uffici, cagionando a due di loro lievi lesioni. Nonostante la violenta reazione gli agenti erano riusciti ad immobilizzarlo. Intanto altri poliziotti avevano effettuato la perquisizione del veicol all’interno del quale erano stati ritrovati il paletto in ferro utilizzato per danneggiare tre auto in sosta che avevano subìto lo sfondamento dei finestrini posteriori ed anteriori, una bomboletta di spray urticante, la chiave di una autovettura di lusso, un coltello con lama di 5 centimetri e un borsello contenente documenti e un mazzo di chiavi di casa. Per l’albanese, in elevato stato di agitazione era stato richiesto l’intervento del personale sanitario del 118, ma l’uomo si era rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per la verifica dell’eventuale assunzione di droghe. Subito dopo gli uomini della squadra mobile avevano effettuato la perquisizione della dimora dove erano stati rinvenuti una tronchese ed un’ascia.
Fabio Castori