REDAZIONE FERMO

‘D’Amore e Profuganza’ alla Casa della memoria

Servigliano: la storia di Ileana Svib, profuga di Fiume

Servigliano: la storia di Ileana Svib, profuga di Fiume

Servigliano: la storia di Ileana Svib, profuga di Fiume

L’associazione ‘Casa della Memoria’ di Servigliano, in collaborazione con l’Amministrazione, ha organizzato uno speciale spettacolo pre natalizio sempre dedicato al tema della tolleranza, tra storia, emozioni e sociale. Lo spettacolo dal titolo ‘D’Amore e Profuganza’ si terrà domani alle 21 all’interno della ‘Casa delle Memoria’, è ispirato alla storia reale di Ileana Sviben, profuga da Fiume nel Campo di Servigliano dal 1950 al 1952. Ileana arrivò giovane nel campo, era una grande amante del teatro, quindi entrò a far parte della compagnia teatrale del paese, insieme ad altri profughi, mettendo in scena una commedia dei Fratelli Alvares Quinteiro di Siviglia. La vicenda è testimoniata da un articolo di giornale recuperato dagli archivisti dell’associazione ‘Casa della Memoria’, che attraverso scrupolose ricerche sono riusciti a rintracciare la signora Sviben, oggi ultranovantenne, che vive a Roma e ha dato la propria disponibilità a condividere la sua esperienza. In scena l’arte del teatro fa da collante tra due realtà, quella dei profughi e quella dei residenti, nel momento dell’apertura all’altro e nel testo teatrale, lascia spazio ad una storia d’amore sofferta, come può esserlo quella di persone in bilico tra resilienza e partenze, abbandoni e ritrovamenti. L’opera portata è stata scritta da Cesare Catà ed è interpretato da Paola Giorgi e Luigi Moretti che cura anche la regia, con le musiche dal vivo dl maestro Christian Riganelli alla fisarmonica.