Dalle ricerche ai farmaci. La diabetologia del Murri da sempre all’avanguardia

La dottoressa Pantanetti: "Stiamo portando avanti studi clinici a livello nazionale che ci consentono di intercettare la malattia diabetica sin dal suo esordio" .

Dalle ricerche ai farmaci. La diabetologia del Murri  da sempre all’avanguardia

Dalle ricerche ai farmaci. La diabetologia del Murri da sempre all’avanguardia

Basterebbe il sorriso di Franca, 94 anni splendidamente portati, a raccontare il lavoro che si fa all’unità operativa di diabetologie del Murri, la guida è dal 2019 di Paola Pantanetti, per un impegno che non riguarda solo le problematiche del diabete ma si fa carico anche della sfera endocrinologica e della nutrizione artificiale. Una qualità di cura che passa dalla parte psicologica, Franca e tutti i pazienti qui si sentono accompagnati, capiti, sostenuti alla ricerca di una cura ma anche della qualità della vita. Uno staff di 4 dietiste, 3 medici e 5 infermieri gestisce, ogni anno, circa 12 mila pazienti, molti in arrivo anche da fuori territorio, portando avanti anche attività di ricerca, di prevenzione, di innovazione delle cure. "Stiamo portando avanti studi clinici a livello nazionale, che ci consentono di intercettare la malattia diabetica al suo esordio con l’uso di farmaci innovativi, che non solo agiscono nel normalizzare la glicemia ma anche sulla pressione arteriosa, sul peso, sul colesterolo, sull’acido urico, tutti fattori di rischio per la malattia cardio vascolare", spiega la primaria. Il paziente diabetico qui viene visitato e sottoposto allo studio delle complicanze, con lo screening della retina, l’elettrocardiogramma, l’attenzione al piede: "Il diabete è una malattia infiammatoria a basso grado, siamo internisti a tutti gli effetti, lavoriamo con il cardiologo, il nefrologo, l’ortopedico, l’oculista, il neurologo. C’è una forte interazione tra reparti".

È in corso di pubblicazione uno studio su un farmaco che agisce su tessuto adiposo viscerale, uno dei primi studi reali, su un’ampia casistica di persone che afferiscono all’’ambulatorio: "La sfida futura riguarda farmaci che avremo da settembre per l’insulina settimanale per il diabete 2. Un altro farmaco permetterà la riduzione del rischio vascolare e la riduzione del peso dai 15 ai 30 chili, disponibile per il trattamento dell’obesità già da metà luglio. Fare il medico non è solo fare una visita ma ci formiamo con continui corsi di aggiornamento, aggiunge Pantanetti, la scienza è in continua evoluzione, anche per la tecnologia. Disponiamo ad esempio di sistemi integrati di infusione per pazienti che hanno il diabete il tipo 1, per una qualità di vita migliore". Qui si tengono ambulatori quotidiani, per i tipi di diabete, cinque ambulatori per l’endocrinologia, uno per il diabete gestazionale, in collaborazione con ginecologia e ostetricia: "Una patologia che riguarda molte donne straniere, abbiamo predisposto una brochure in lingua urdu, araba, inglese e cinese, perché una delle barriere più importanti nella gestione della malattia è quella linguistica".

Quello di Fermo è il secondo centro delle Marche par affluenza su problematiche endocrinologiche, l’azienda ha da poco comprato un ecografo nuovo per la tiroide, per valutazione e definizione noduli: "Sosteniamo una sicura eccellenza, spiega il direttore dell’Ast Roberto Grinta, questo reparto è strategico per tutti i settori dell’ospedale, si preparano qui tante attività di nutrizione e di gestione anche degli interventi chirurgici, della nutrizione per i pazienti oncologici, per chi non si alimenta in maniera autonoma e per chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali, con la gastroenterologia. Lavorare insieme consente di dare risposte rapide, grazie al valore del personale stiamo iniziando a pensare con la Fondazione Carifermo a portare la prevenzione del diabete e la sana alimentazione nelle scuole superiori. Le sfide sono tante e sono importanti, possiamo affrontarle proprio grazie al personale di eccellenza di cui disponiamo". Angelica Malvatani