REDAZIONE FERMO

"Cure, amore e umanità. Grazie ai medici del Murri"

La testimonianza arriva da Maria Teresa Eleuteri che ha da poco perso la mamma .

Roberto Grinta

Roberto Grinta

In un tempo di generale difficoltà per il mondo sanitario e per i pronto soccorso in particolare, ci sono storie che arrivano e che restituiscono fiducia e serenità nei confronti dell’ospedale fermano. La testimonianza arriva da Maria Teresa Eleuteri che ha da poco perso l’anziana mamma proprio al Murri, dopo un’esperienza di cura piena di amore e di umanità. "Parole che corrispondono a verità ma che, ogni volta che arrivano, ci riempiono di orgoglio e soprattutto, ci rendono felici per la gratitudine espressa nei confronti dei tanti nostri professionisti che contribuiscono in maniera significativa a tenere alta, anzi ad incrementare, gli standard qualitativi della nostra sanità fermana contraddistinta da professionalità e grande umanità", commenta il direttore dell’Ast Roberto Grinta. A fargli eco l’assessore regionale Saltamartini che si congratula col personale coinvolto, Maria Teresa Eleuteri raccontare una storia che vede protagonista la mamma novantacinquenne, Assunta Minnucci ricoverata il primo settembre al Pronto Soccorso: "Prima di raccontare la degenza di mamma in questo mese di settembre voglio ricordare, con commozione, l’ortopedico Federico Lamponi e la sua equipe che hanno operato mia madre per la seconda volta al femore dell’anca destra, all’età di 92 anni, regalandole ben 3 anni di buona vita. Un ringraziamento va anche a 2 fisioterapisti eccezionali: Emanuele Zocchi e Silvia Paccapelo che sono riusciti a farla camminare. Al Pronto Soccorso, di domenica pomeriggio è stata subito seguita dai dottori Loris Petracci e Marco Ercoli i quali si sono dimostrati subito seri professionisti veramente ligi al giuramento di Ippocrate. Nonostante l’avanzata età della paziente si sono prodigati per salvarla. Mia madre ha così superato il primo "step"; il giorno dopo era ricoverata al reparto di Medicina Uno e devo dire grazie al primario dottor Angelici, alla dottoressa Stoppa, alla dottoressa Bitti, al dottor Martino, alla dottoressa Pinciotti, alla dottoressa Bassi della nefrologia, al caposala Mastroianni, agli infermieri, agli operatori sociosanitari che si sono prodigati per il benessere di mamma con un ottimo coordinamento. Ringrazio infinitamente il primario che mi ha permesso di stare insieme a mamma fino all’ultimo momento della sua vita e le ho potuto tenere le sue mani nelle mie, la sua vita è cessata il 7 settembre alle 11,30, il suo corpo non reagiva più ai numerosi stimoli e alle flebo che l’hanno nutrita, curata e stimolata anche a livello cardiaco. Ci tengo a dire che i parenti e gli amici che sono venuti a trovarla in obitorio hanno detto: ‘non sembra morta’ il viso era disteso, la bocca accennava un sorriso questo perché era stata ben curata".