Fermo, 11 aprile 2021 - Una storia che sa di buono in tutti i sensi, quella di Riccardo Massetti ed Elena Salati, lui di Porto San Giorgio e lei torinese, che da quasi due anni gestiscono un ristorante di specialità culinarie italiane a Brooklyn. Tra queste, le prelibatezze marchigiane, simboleggiate dai prodotti piceni e fermani: olive ripiene all’ascolana, cremini, tagliatelle fritte e lasagne. Cremini’s è la denominazione del ristorante che offre lo stile del bistrot italiano, dove l’intimità dell’ambiente sposa il gusto al palato di prelibatezze enogastronomiche.
Come e quando è nato Cremini’s? "Ci siamo conosciuti circa 16 anni fa in vacanza in Sardegna e siamo rimasti amici fino a tre anni fa – dicono Riccardo ed Elena – poi ci siamo innamorati, sposati e siamo partiti per il viaggio di nozze a New York".
Avevate già deciso di aprire un ristorante a Brooklyn? "No. Di questo posto ci siamo innamorati ma l’idea del ristorante è venuta circa due anni fa. Abbiamo unito le nostre passioni per le tradizioni e la cultura dei luoghi delle nostre radici e creduto nel valore dei prodotti culinari che prepariamo, italiani, marchigiani e piceni".
Poco dopo l’apertura, lo scoppio dell’epidemia da Coronavirus. Ha causato impedimenti per il lavoro? "Con il lavoro siamo partiti subito bene, grazie anche ai tanti italiani e marchigiani locali che hanno apprezzato e apprezzano le nostre specialità, divulgandone la conoscenza e incrementando quindi i clienti del ristorante. Difficoltà maggiori ci sono state con il primo lockdown dello scorso anno, quando siamo stati costretti alla chiusura. Fortunatamente però, dall’estate scorsa il ristorante è sempre stato aperto".
Con quali norme? "Mascherine e distanziamento, all’interno al 50%. Ma lo Stato ha dato disponibilità all’utilizzo di suolo pubblico, chiudendo vie al transito, formando così isole pedonali piacevoli da vivere per i clienti, concedendo l’uso di alcol all’esterno, e non abbiamo avuto problemi con le spedizioni delle materie prime dall’Italia".
L’umore è meno appesantito dal Covid rispetto allo scorso anno? "Si. C’è grande ottimismo basato anche su dati di crescita raddoppiati e aiuti finanziari alle famiglie. La campagna vaccinale prosegue spedita, noi stessi siamo stati vaccinati a marzo, e la gente vive con maggior serenità l’epidemia".
Oltre a varianti di olive e cremini, quale piatto contraddistingue Cremini’s? "Un burger composto da tre tipi di carne e ripieno delle olive all’ascolana che fa impazzire di gusto".
Cosa significa portare a Brooklyn piatti tipici marchigiani? "Raccontare la cultura del nostro popolo e la passione del territorio che aprono a culture diverse".