"Così garantiamo la sicurezza in mare"

A parlare è Roberto Cognigni, nel salvataggio per l’undicesimo anno di fila e da tre come capobagnino

"Così garantiamo la sicurezza in mare"

"Così garantiamo la sicurezza in mare"

Il servizio di salvataggio in mare a Porto San Giorgio è considerato il fiore all’occhiello delle attività che l’amministrazione comunale svolge nel campo della sicurezza, grazie alla serietà, professionalità, impegno dei bagnini che, dotati di regolare brevetto lo svolgono, tutti ragazzi molto giovani e per bene incommensurabilmente diversi e distanti dai coetanei protagonisti delle "notti brave" sul lungomare di Porto San Giorgio. Il servizio di salvataggio, in funzione dallo scorso 15 giugno, sarà garantito tutti giorni fino alla prima settimana di settembre. Capobagnino è Roberto Cognigni, che nel salvataggio è alla sua undicesima edizione, le ultime tre come capobagnino coordinatore: " Per me – afferma - è un motivo di grande orgoglio lavorare nella mia città con la possibilità di stare a contatto con il mare che amo, oltreché di portare in salvo qualcuno, evenienza che esercita su di me un certo fascino". La squadra del territorio a lui affidata è composta da oltre 80 tra ragazze e ragazzi, distribuiti su circa 40 postazioni, con una crescita numerica generale e femminile in particolare. Di loro il capobagnino ci dice: "In maggioranza sono molto giovani, ma hanno già dimostrato capacità, impegno e interesse per il compito importante che siamo chiamati ad effettuare per la collettività". A Cognigni chiediamo quale ritiene sia la funzione di maggior rilievo che i bagnini debbono assolvere: "il nostro obiettivo – spiega – non è arrivare a salvare le persone, ma evitare che si mettano nelle condizioni di dover essere salvate, quindi prevenzione soprattutto, tenendo d’occhio le categorie più a rischio come anziani e bambini. Questo non fa di noi degli eroi ma individui che quotidianamente si impegnano a costruire una rete di protezione". In che modo? "Ognuno di noi controlla 145 metri di specchio acqueo alternando tre posizioni: sopra la torretta, sulla riva, sul pattino"- Le dà soddisfazione questo tipo di impegno? "Certamente sì: è infatti un grande privilegio poterlo svolgere perché ti mette a contatto con tanta gente e ci dà visibilità quale punto di riferimento per i bagnanti", Pare di capire che considerate importante il lavoro di squadra: "Ovviamente sì. gli interventi non si eseguono da soli.Mai! I bagnini sono tutti collegati tra di loro e con il capobagnino e in grado di interagire in qualsiasi circostanza".

Silvio Sebastiani