REDAZIONE FERMO

Contro la paura e la solitudine: "Una città che protegge gli anziani"

L’associazione italiana di psicogeriatria: "Coinvolgerli e non farli sentire inutili"

Contro la paura e la solitudine: "Una città che protegge gli anziani"

Prendersi cura degli anziani, con le parole, le politiche, la gestione dei luoghi di accoglienza. È la richiesta dell’associazione italiana di psicogeriatria che a Fermo ha avuto il congresso regionale, grazie a Isabella Paolino che presiede l’associazione nelle Marche. Un momento di confronto sulla gestione del paziente anziano fragile cui hanno partecipato i principali esperti a livello nazionale, a partire da Diego De Leo, da Padova, psichiatra, oggi presidente dell’Aid, che ha parlato di un momento storico nel quale si assiste a fenomeni di ‘ageismo’, una discriminazione delle persone in base all’età: "C’è su questo una presa di coscienza internazionale, l’atteggiamento con cui trattiamo le persone condiziona il loro benessere. Intanto dovremmo smettere di chiamarli ‘vecchi’, evitare di umiliarli, costruire un atteggiamento che sia rispettoso perché certe parole fanno male e portiamo gli anziani a sentirsi inutili, fuori dalla vita e per questo spesso a rischio suicidio". Il problema è la solitudine, un tema che sta molto a cuore anche al sindaco Paolo Calcinaro: "Gli anziani sono per noi al centro di uno dei progetti sociali più importanti, quello legato all’ex conceria, dove abbiamo immaginato abitazioni per persone autosufficienti che potranno contare anche su una serie di servizi comuni di assistenza. E poi, in via Graziani, dove pure saranno realizzati otto appartamenti per l’housing sociale. Penso anche ai progetti per gli orti che affidiamo spesso a persone in pensione".

E ancora, lo psichiatra Marco Trabucchi, presidente emerito dell’associazione, ha parlato delle Rsa come luoghi nei quali le persone devono poter stare bene, con un ‘mantello di protezione’ dalle offese e dal dolore: "Nelle Rsa bisogna dare una risposta di valore, con l’orgoglio di gestire ambienti che non siano depressivi e dove si dica agli anziani che sono importanti, ancora e sempre". La neurologa Paolino, presidente regionale dell’associazione, ha ribadito: "Lavoriamo con le istituzioni e con i familiari, il sogno è portare anche nel fermano il marchio di ‘città amica delle persone con demenza’, come Macerata. Abbiamo anche messo a punto un protocollo per i medici che devono valutare i casi e gestire le tutele per le persone fragili".

a. m.