In Contrada Carcera, a Fermo, il quartiere insorge e chiede maggiori controlli. Venerdì sera, nello spiazzo dinanzi all’Inter-Bar si sono ritrovate più di trenta persone. Giovani e adulti chiedono che si ponga fine alle continue molestie e atti violenti da parte di alcuni extracomunitari. Il gruppo molto animoso dava il segno di una crescente esasperazione. Nella zona, la situazione è andata progressivamente degradando.
"Nonostante le circa otto segnalazioni e denunce presentate alla questura, la cui sede è ad appena cento metri, - dichiarano alcuni padri di famiglia – tre/quattro balordi di origini marocchine continuano ad infastidire sempre più pesantemente gli avventori dell’esercizio commerciale. Anche chi ha avuto il divieto di avvicinarsi, non si fa scrupolo ad entrare nel bar o a chiedere birre a connazionali conniventi. Alcolici che poi ne alterano i comportamenti".
Gli anziani che si ritrovavano quotidianamente nel locale per una partita a carte hanno rinunciato per paura. Anche i giovani avventori preferiscono starsene alla larga per evitare di essere coinvolti in problemi incresciosi. Infastiditi da certe condotte sono anche alcuni marocchini che nulla hanno a che spartire con i violenti, anzi, nel tempo hanno cercato prima di calmare gli animi ed oggi chiedono l’allontanamento dei connazionali.
Negli ultimi mesi, il clima è andato via via esasperandosi. Ad un piccolo imprenditore è stata tirata una bomba carta dinanzi alla sua abitazione e lanciato un boccale di birra che ha colpito la sua auto. Appena alcune settimane fa, un agente di polizia è rimasto ferito ad un braccio raggiunto da un bottiglia rotta mentre cercava di bloccare un esagitato. Subito dopo questa vicenda, il pattugliamento è aumentato. Ma, appena la presenza delle forze dell’ordine è diminuita, i comportamenti violenti sono ricominciati.
La risposta ora è nelle mani di questura e prefettura. Intanto è sorto un Comitato.