Tutto era iniziato, come spesso accade, a seguito di una relazione affettiva durata qualche anno ma esauritasi naturalmente. La fine di un rapporto che lui non era mai riuscito ad accettare e lo aveva fatto diventare ossessivo, dando il via ad una drammatica escalation di comportamenti vessatori e persecutori. Atteggiamenti che lo hanno fatto finire alla sbarra. Per questo motivo un 40enne di Fermo, al termine del processo, è stato condannato a due anni di reclusione per il reato di stalking.
La persecuzione era iniziata nel 2021 e si era protratta diversi mesi anche nel 2022 con manie di controllo dell’uomo sulla ex, con le sue telefonate e con i contatti sul cellulare, fino ad invadere la libertà della donna, coinvolgendone i parenti e quelli che erano ancora amici comuni, contattandoli di persona o inviando loro messaggi tentando di acquisire informazioni sui movimenti e gli interessi della vittima, con sfuriate improvvise di gelosia davanti ad altre persone.
Comportamenti che avevano fatto terra bruciata intorno e avevano creato alla donna stati di ansia e preoccupazione per sé e per i congiunti, costringendola a mutare le proprie ordinarie attività personali, sociali e lavorative. La vittima, però, aveva avuto il coraggio e la forza di reagire, presentando alla polizia la richiesta di ammonimento che era stata vagliata ed approfondita dagli uomini della divisone anticrimine. Al termine del procedimento era stato emesso il provvedimento amministrativo che aveva diffidato l’uomo dal proseguire nei suoi comportamenti persecutori, ma puntualmente aveva violato il provvedimento, ed era stata rinviato a giudizio.