REDAZIONE FERMO

Computer, social e chiusi in camera: "Fenomeno Hikikomori tra i ragazzi"

Mara Palmieri, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale, fa il punto: "E’ come se i nostri giovani vivessero in un mondo virtuale che non permette una condivisione, invece socializzare è importantissimo".

È il giorno che tutto il mondo riflette sulla salute mentale, un giorno che non deve restare una vuota celebrazione ma punto di partenza per nuove strategie e un impegno rinnovato. Lo ribadisce Mara Palmieri, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale servizio psichiatrico dell’Ast di Fermo, che raccomanda: "Conoscere e intervenire tempestivamente aiuta a superare lo stigma anche perché la maggior parte di persone che hanno problemi di salute mentale può superarli se si ricevono cure nella fase iniziale della malattia". Una presa in carico a tutto tondo quella che si fa a Fermo, in un contesto delicato che tra Covid, guerre, cambiamenti climatici e incertezze varie, sta condizionando la salute mentale: "Noi curiamo la persona nella sua totalità, tanto che le cure sono sì farmacologiche ma sono legate anche alla riabilitazione e a un trattamento psico-sociale". La psichiatra spiega che patologie come la depressione manda dei segnali di allarme, ad esempio della fatica ad affrontare la giornata, un’astenia generalizzata o la difficoltà di concentrazione che possono essere riconducibili a una deflessione del tono dell’umore; "L’intervento precoce è particolarmente importante in ambito adolescenziale, dai 16 ai 25 anni. Noi siamo molto preoccupati perché constatiamo, dati alla mano, un trend in aumento dell’angoscia adolescenziale. Sul totale dei nostri ricoveri, nel 2021 il 15,4 per cento apparteneva a questa fascia d’età. Nel 2022 il 20 per cento e quest’anno, fino ad oggi, ci attestiamo a un 22 per cento. Parliamo anche di casi molto complessi, con giovani pazienti in condizioni già cronicizzate. Sta a significare che l’esordio della patologia è addirittura precedente e non è stato riconosciuto".

I ragazzi si presentano con una miscela di sintomi gravi e uso trasversale di sostanze, abusano del computer, dei social: "E’ come se i ragazzi vivessero in un mondo virtuale che non permette una condivisione quando invece la socializzazione, a livello adolescenziale, è importantissima. Ogni giorno leggiamo di risse e episodi violenti tra giovani, registrati anche nel nostro territorio. Alla base c’è una sostanziale fragilità della persona. E’ imprescindibile dare il giusto peso e utilizzo al digitale perché l’esagerazione porta a un totale cambiamento caratteriale. Ad esempio, iniziamo ad affrontare, anche qui da noi, il fenomeno degli "Hikikomori", ovvero coloro che vivono isolati in una camera e comunicano solo tramite computer. Abbiamo avuto diversi casi, anche nel nostro Dipartimento, di adolescenti chiusi nelle loro camere da letto, ci mangiano anche". L’appello è a non sottovalutare i segnali di disagio, non fermarsi a un sospetto ed approfondire lo stato dei propri figli.