
"Comando i rimorchiatori, lavoro bellissimo"
I suoi colleghi uomini, gliele hanno donate le mimose l’8 marzo?
"Ho detto: non mimose, ma panini con la porchetta": una battuta che riflette il carattere ‘tosto’, spiccio e di pochi fronzoli, di Laura Abruzzetti, 35enne elpidiense che, da qualche settimana, si è guadagnata il ruolo di comandante dei rimorchiatori, prima e unica donna nel porto dorico e in tutta la riviera adriatica. Una bella affermazione in un mondo maschile: "Sono abituata a essere la sola donna, ovunque. A scuola (istituto tecnico nautico, ndr) eravamo solo tre ragazze. Una volta diplomata, mi sono arruolata nell’esercito, poi il concorso per l’Accademia Mercantile a Genova, e da lì gli imbarchi: 8 anni sulle petroliere, 4 anni sulle navi passeggeri. Da ultimo, sono arrivata sui rimorchiatori dove di donne neanche l’ombra".
Rappori con l’equipaggio?
"Ho un carattere forte e il mare lo tempra ancora di più. Quando è mosso, è come se sviluppasse un istinto di sopravvivenza. Ma faccio un lavoro bellissimo, che non cambierei mai".
Perché i rimorchiatori?
"Dalle finestre dell’istituto nautico vedevo questi mezzi piccoli che trainano navi giganti e pensavo ‘chissà come faranno’".
Come si sta nel suo nuovo ruolo?
"Sei sempre un comandante su un mezzo navale, alla guida di un equipaggio e qualsiasi cosa succeda sei il diretto responsabile, per la manovra e per l’organizzazione del lavoro e dell’equipaggio (ad Ancona, per i rimorchiatori ci sono 18 persone, 3 per ogni equipaggio). In base alla necessità e alle dimensioni della nave in arrivo, partono uno o due rimorchiatori e la aiutiamo all’ingresso in porto e all’ormeggio in banchina".
Un momento più brutto dei tuoi anni trascorsi imbarcata?
"Quando mi trovavo nel Golfo di Aden (nell’Oceano Indiano) perché c’è la pirateria. E’ stato molto brutto perché non si sa mai quello che può succedere, da dove può arrivare l’attacco. Si vive sempre in allerta".
Tanti i momenti belli...
"La prima volta che ho visto l’aurora boreale, ad esempio. Di recente, è stato bellissimo ritrovare nel porto di Ancona, gran parte della mia classe del nautico. E poi, i viaggi ovunque (4 ani in Alaska). Ma dopo tanto girare, ho sentito il richiamo di casa mia. Sapere non mi basta mai. Sono rigida con l’equipaggio, ma con me stessa di più. Mi interessava diritto marittimo e mi sono iscritta all’università". Al mare va a Porto Sant’Elpidio "e mi stendo in spiaggia in modalità ‘lucertola’".
Marisa Colibazzi