REDAZIONE FERMO

Cinghiali, lupi e animali ’alieni’ "È ora di fermare l’invasione"

Molti cacciatori tentano di sensibilizzare le autorità visto il proliferare di queste presenze. Vallesi: "Abbiamo il diritto di difendere il territorio e le proprietà private in tutta la regione"

"Ormai il nostro territorio, le nostre acque dolci, e anche i cieli e i mari sono pieni di alieni, non quelli col disco volante, bensì animali, insetti e piante venuti da lontano che ormai vivono stabilmente nel nostro ambiente, a volte sterminando le specie autoctone". A lanciare il grido d’allarme è Roberto Vallesi, maestro di arti marziali, da anni impegnato nell’insegnamento dell’auto difesa personale ad adulti e bambini. Vallesi però in questo caso si fa portavoce di moltissimi cacciatori, preoccupati della difesa dell’ambiente, tra cui il presidente Federcaccia Fermo Gianni Bottoni, il vice presidente Andrea Scartozzi, Luigi Doria, Andrea Romagnoli, Piero Cecchi, Francesco Morelli, Gianni Tassotti, Maurizio Stampatori ed Eugenio Viozzi. "Parlo a nome dei cacciatori di Fermo, Moresco, Amandola, Monterubbiano e Santa Vittoria – spiega Vallesi - e loro, più di me, sono convinti che la difesa è la cosa migliore per non ledere, ma per farsi rispettare. Ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di difendere sé stesso e il suo territorio da tutte le minacce anche quelle ’aliene’. Per non parlare degli ibridi, come lupo e cinghiale, che alla vista sembrano tali, ma che se si analizza il dna si scopre che il cinghiale è incrociato con il maiale e quindi un alieno e il lupo che più frequentemente si incontra è incrociato con il cane e quindi alieno anche lui". Vallesi sottolinea poi la pericolosità di certi animali: "Questi ibridi sono ancora più dannosi e proprio non dovrebbero esistere, come afferma il WWF stesso, perché la legge contro il randagismo dovrebbe eventualmente catturarli e sterilizzarli come un comune cane randagio. Per molti però è più comodo chiamarlo lupo, così non è più di loro competenza, anche se nel frattempo fanno stragi di pecore. Il cinghiale, a causa del sovrannumero dovuto all’iperfertilita portata dall’ incrocio col maiale, è già spesso nelle zone abitate ed è portatore della peste suina che si dice sia la nuova pestilenza del prossimo futuro, peggiore pure del Covid 19 che ci sta già affliggendo. Ma vogliamo fare qualcosa per difenderci o no? Nella mia esperienza ho conosciuto molti cacciatori che vanno dalla foce del fiume Tenna ad Amandola e, grazie alla loro esperienza vissuta nel mondo della natura, ho capito che ci sono molti animali non autoctoni. Abbiamo messo al corrente di tutte queste problematiche l’assessore di Fermo, Alberto Maria Scarfini, ma tutti debbono scendere in campo per difendere il nostro ambiente". Vallesi ribadisce come molto spesso un cacciatore o un pescatore, quando si trova d’avanti certi animali, abbia la possibilità di aiutare la natura, ma abbia anche le mani legate: "Oggi non c’è più tempo per chiacchiere da salotto o per stupide burocrazie. O combattiamo gli ’alieni’ o non salveremo più né noi stessi né il nostro ambiente".