La discussione sulla terza corsia autostradale è sempre all’ordine del giorno. Ed è comprensibile e logico che lo sia perché da come verrà realizzata dipenderà il futuro della città sia da un punto di vista ambientale e della vivibilità. In una nota del Pd e in una dichiarazione del suo capogruppo, Nicola Loira emerge la preoccupazione che con la terza corsia la città potrebbe essere più sacrificata rispetto a quanto non lo sia già con il suo piccolo territorio attraversato e sezionato da A14, SS 16, ferrovia. Secondo loro la terza corsia deve arrivare a San Benedetto e non fermarsi a Pedaso. Dice il Pd: "Periodicamente riprende la discussione, o meglio le singole affermazioni, rispetto alla terza corsia. Di fronte a recenti affermazioni il circolo sangiorgese del Pd intende ancora una volta di intavolare una discussione più ampia". Ammette che le infrastrutture sono strategicamente rilevanti e che il loro adeguamento è necessario per rispondere alle esigenze di sviluppo del sud delle Marche.
"Tuttavia – aggiunge – è altrettanto importante valutare gli impatti e le opportunità in una visione di lungo periodo". Rileva, poi, la necessità di una discussione che consideri l’A14 in un contesto territoriale ed infrastrutturale che vada da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto, oltreché di una progettazione che tenga conto delle peculiarità morfologiche dei territori interessati incluso quello di Porto San Giorgio. Infine evidenzia la necessità di una discussione aperta, che coinvolga i territori Nulla di tutto ciò è stato fatto in questi anni né tanto meno si è mai visto uno straccio di progetto.
"Noi – prosegue Loira – continuiamo a chiedere con forza infrastrutture moderne e sicure per il nostro territorio la cui arretratezza rispetto alle Marche del nord è data anche da un’autostrada inadeguata e fortemente pericolosa. Vogliamo discutere di un progetto complessivo che arrivi al confine regionale: lo pretendiamo per chi è costretto a percorrerla quotidianamente per lavoro e in nome della nostra vocazione turistica. Ma ci opporremo strenuamente a soluzioni parziali, frammentarie e non risolutive dei problemi che si verificano a sud della provincia di Fermo, soprattutto se queste costituiranno ancora uno sfregio per il territorio di Porto San Giorgio, già pesantemente gravato, come nessun altro, dalla presenza della ferrovia, della strada statale e dell’autostrada in poche decine di metri. Rimaniamo comunque responsabilmente disponibili ad un confronto su qualsiasi ipotesi progettuale di ammodernamento dell’autostrada, purché esista".
Silvio Sebastiani